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Trump rompe l’accordo sul nucleare con l’Iran. Preoccupazione dall’Ue

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Trump rompe l’intesa sul nucleare con l’Iran. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato la sospensione dell’accordo “perché Teheran finanza il terrorismo”. “Deve essere rinegoziato. Il regime iraniano potrebbe portarci sull’orlo di una guerra nucleare” ha spiegato il tycoon.

Per giustificare e rafforzare la sua decisione Trump ha sostenuto di “avere le prove definitive che quelle iraniane erano bugie. Gli israeliani hanno reso pubbliche le prove definitive”. Il presidente americano fa riferimento al discorso pubblico fatto lunedì 30 aprile dal primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu in cui sono stati mostrati documenti e Cd che il Mossad ha sottratto di recente a Teheran. In quei documenti secondo Netanyahu c’erano le prove del programma per il nucleare militare degli iraniani, anche se nessun osservatore internazionale ha individuato nel materiale prodotto da Israele nessuna violazione dell’accordo Jcpoa.

Gli Stati Uniti a questo punto sono pronti a reintrodurre le sanzioni contro Teheran tra 90-180 giorni, che colpiranno anche tutti i Paesi che aiuteranno l’Iran sul nucleare: così il presidente Usa.

L’accordo era stato siglato nel 2015 dall’Iran e dai Paesi del cosiddetto 5+1 (cioè Usa, Cina, Russia, Regno Unito, Francia e Germania) durante l’amministrazione Obama. Lo stesso ex presidente americano è intervenuto sulla scelta di Trump: decisione “sbagliata”, “l’uscita dall’accordo rende il mondo meno sicuro”.

La replica dell’Iran. Teheran “non abbandonerà l’accordo sul nucleare”, un’intesa che gli Usa “non hanno mai rispettato”, risponde il presidente iraniano Hassan Rohani sottolineando però che se i negoziati fallissero con gli altri partner senza gli Usa Teheran è pronto “a riprendere l’arricchimento dell’uranio come mai prima, già nelle prossime settimane”.

Preoccupazione e rammarico per la decisione da parte dell’Europa e dell’Italia. Profondamente preoccupata l’Onu. Per il Cremlino l’addio degli Usa “creerà una situazione molto seria”. D’accordo invece Israele. “Apprezziamo molto la decisione del presidente Trump”, dice Benyamin Netanyahu, definendola “coraggiosa e corretta”.

Intanto alcuni parlamentari iraniani hanno dato fuoco in Aula a bandiere degli Stati Uniti di carta, urlando “morte all’America”. “Trump non è in grado di svolgere il suo lavoro e non ha la capacità mentale di affrontare i problemi”, ha detto il presidente del parlamento iraniano Ali Larijani.

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