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1° maggio, Mattarella: “Il lavoro è il motore della ripartenza. Istat: l’Italia in linea con l’Europa ma procede a velocità ridotta

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale in occasione delle celebrazioni del Primo Maggio ha dichiarato che la Festa del lavoro è la festa della democrazia perché il lavoro è il fondamento della Repubblica. “Il lavoro porterà il Paese fuori da questa emergenza. E’ il motore della ripartenza, della ricostruzione e della rinascita. La battaglia per il lavoro – ha sottolineato Mattarella – è una battaglia che deve unire gli sforzi di tutti ed è questa l’ambizione del Pnrr. Bisogna riconoscere il bene comune e perseguirlo, non possiamo sprecare l’occasione di compiere tutti insieme un passo in avanti”.

Il capo dello Stato lancia un appello all’unità: “Nel passaggio stretto e difficile che stiamo attraversando la festa del Lavoro reca con sé un ancor più forte appello all’unità. Scambiarsi l’augurio di un buon Primo Maggio ribadisce un legame di comunità, quel patto di cittadinanza che ci fa sentire al tempo stesso responsabili e solidali e ci impegna a consegnare alle generazioni più giovani il testimone dei diritti conquistati e di opportunità che si rinnovano”.

Proprio oggi l’Istat ha pubblicato i suoi dati in merito al lavoro dall’inizio della pandemia: sono quasi 900 mila i lavoratori persi dall’inizio della pandemia fino a marzo 2021. La congiuntura flash indica consumi pronti a ripartire, investimenti in recupero, export in risalita accidentata e descrive un paese “in linea con l’Europa”, che però procede a velocità ridotta. Guardando ai dati sul lavoro, l’Istat registra una piccola risalita già a marzo che però non riguarda le donne e i giovani: la disoccupazione giovanile torna ai massimi da quasi tre anni, al 33%, mentre il tasso di occupazione femminile raggiunge il livello minimo dal 2016, ossia il 47,5%.

Riguardo all’occupazione femminile il presidente della Repubblica ha detto: “Particolarmente pesante è stato l’impatto della crisi sul lavoro femminile, in questi mesi il quadro dell’occupazione femminile è diventato ancora più fragile. La crescita dell’occupazione femminile è condizione essenziale per una vera ripartenza dell’Italia”.

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