Dirty Soccer e gli arresti in tutta Italia
2 min readPrende il nome di Dirty soccer l’operazione della Polizia di Stato, partita nella notte, che ha seguito l’inchiesta portata avanti dal pm di Catanzaro Elio Romano che ha già portato a una cinquantina di fermi, tra calciatori, dirigenti e presidenti di club.
Il Pm lo ha definito “un nuovo romanzo criminale i cui attori arrecano danno economico e si fanno beffa delle passioni di quanti seguono la propria squadra del cuore e ledono gli investimenti e le speranze che impegnano le famiglie dei ragazzi che si affacciano al mondo del calcio. Il calcioscommesse – ha spiegato – sarebbe la patologica conseguenza del tramonto della vecchia schedina per cui è auspicabile una riforma radicale della normativa che regolamenta tali tipologie di scommesse.
L’inchiesta, che conta oltre mille pagine, ha preso il via dalle intercettazioni di Pietro Iannazzo, elemento di vertice della ‘ndrangheta di Lamezia Terme, considerata dagli inquirenti una cosca “d’elite della mafia imprenditrice. Ma sarebbero indagati anche stranieri, e tra i coinvolti ci sarebbe anche un poliziotto.
Gli investigatori stanno operando, oltre che a Catanzaro, a Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona.
Arresti e perquisizioni che vedono come capo d’accusa l’associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall’associazione mafiosa. Ci sarebbero almeno cinque latitanti, e oltre settanta indagati. Accertata l’esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D.
Decine le partite combinate, almeno 30 le squadre coinvolte: vi sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant’Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.
Il pm ha parlato di un calcio malato, in cui gli indagati, direttori sportivi e presidenti, concepiscono le società come fonte di reddito derivante dalle scommesse che piazzano o fanno piazzare.