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Libia: raid Usa, si prepara anche la base di Sigonella. Gentiloni: “Valuteremo se ci saranno richieste”

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Gli Stati Uniti hanno bombardato il porto libico di Sirte in mano alle milizie dell’Isis, accogliendo una richiesta del premier libico al Sarraj che riferisce di pesanti perdite per il califfato e della cattura di un comandante Isis.

Intanto si fa sempre più concreto un possibile coinvolgimento dell’Italia nelle operazioni. Un ruolo innanzitutto logistico, con le basi militari di Sigonella, per cui è già arrivato l’ok da Roma, e forse anche di Aviano. Ma l’ipotesi riguarda anche un intervento diretto dell’Italia nei bombardamenti. Secondo quanto riporta Repubblica, che cita l’esecutivo, infatti, “la prossima volta la richiesta di Tripoli potrebbe essere fatta direttamente all’Italia ovvero l’Italia potrebbe essere chiamata a svolgere un ruolo”.

Sulla questione è intervenuto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. “Valuteremo se ci saranno richieste, naturalmente se prenderemo decisioni ne informeremo il Parlamento”, ha spiegato. “La cosa che gli italiani devono sapere è che si tratta di interventi mirati contro le posizioni di Daesh attorno a Sirte, città costiera diventata la roccaforte di Daesh in Libia”. “Credo sia un fatto molto positivo che gli americani abbiano deciso di intervenire”, ha concluso.

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