La manovra è Legge. Alle 19 le dimissioni di Renzi
2 min readOggi giornata decisiva per le sorti dell’esecutivo. Il Senato ha approvato la legge di Bilancio con 166 sì, 70 no e un astenuto. Alle 17.30 è in programma la direzione del Pd, nel corso della quale Matteo Renzi scioglierà la riserva sulle sue intenzioni per il partito, con la sola relazione del segretario. Il dibattito, spiegano i dem, potrebbe essere rinviato ad un’altra direzione.
Alle 19 poi la salita al Colle per le dimissioni. “Grazie a tutti, Viva l’Italia” ha twittato Matteo Renzi.
Un’approvazione lampo, quella del Senato, che non ha mancato di provocare malumori in Aula. Ma i tempi della crisi, sono incerti, soprattutto dopo la tensione che si è alzata ieri tra il presidente della Repubblica e il capo del governo sull’ipotesi di elezioni anticipate a breve.
Mattarella punta infatti a convocare le elezioni non prima di disporre di una legge elettorale omogenea per Camera e Senato, quindi con un ulteriore intervento del Parlamento dopo la decisione della ‘Consulta annunciata per il 24 gennaio. Renzi invece chiede al Colle e anche al Pd, di decidere tra un governo di ‘responsabilità nazionale’, con il coinvolgimento anche delle opposizioni, e il voto a breve.
Al momento l’ipotesi più gettonata, sembra quella di un governo istituzionale, di responsabilità nazionale, basata su un largo consenso, che possa innanzitutto cambiare proprio la legge elettorale al centro della diatriba.
L’unica alternativa, invece secondo Renzi, sarebbero le elezioni anticipate, “no ad un governo tecnico”sottolinea il sottosegretario pd Gennaro Migliore e soprattutto basta “chidere al Pd di indicare la strada per uscire dalla crisi. Ripartiamo dal voto e dai nostri consensi”.
E tornare alle urne è anche la richiesta del leader della lega Matteo Salvini che ha dichiarato: “Al voto subito con qualsiasi legge elettorale altrimenti chiameremo in piazza i cittadini: i 32 milioni di persone che hanno votato domenica scorsa non possono essere presi in giro”. “È il momento della verità” avverte Giuliano Pisapia. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, dice l’ex sindaco di Milano. “Serve un governo di scopo che ci porti alle elezioni, con la persona e il tempo che vorrà Mattarella”, ha invece detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.