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Renzi: abbiamo “straperso”. Ripartiamo da qui

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Renzi, all’Assemblea del Pd, sottolinea di non aver paura del voto: altri “ne hanno una paura matta”. E lancia una proposta sulla legge elettorale: “Andiamo a vedere le carte” sul Mattarellum. Niente “melina”. E nessun Congresso anticipato:”Rispetteremo le scadenze statutarie”, “non ci saranno rese dei conti”.

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Poi una stoccata alla minoranza dem:

“Pensare che persone del mio partito festeggiavano le mie dimissioni ha ferito il senso di comunità” del Pd. Il premier ha poi esortato Sala, che si è autosospeso, a tornare a fare il sindaco di Milano, mentre ha lanciato strali infuocati al M5S. “Dobbiamo fare un patto con il M5s: voi la smettete con le bufale e noi non raccontiamo cosa siete, vale a dire un’azienda privata che firma contratti con i candidati. Ne riparleremo alle prossime elezioni”.

Quindi un messaggio neanche troppo velato alla sindaca Virginia Raggi:

“Qui a Roma voglio dire che la politica non è l’indicazione delle cose che non vanno, l’urlo di chi dice No e non propone un’alternativa. Se si fa così politica, il Paese non va da nessuna parte, si blocca il Paese. Se per bloccare la corruzione si bloccano le Olimpiadi, si blocca la propria città. E forse per bloccare la corruzione bisognerebbe scegliere meglio i collaboratori”.

Infine ha annunciato i prossimi appuntamenti del Pd:

“Il 21 dicembre ci troveremo a Roma per riunire il gruppo dei territori con i segretari regionali e provinciali, il 22 gennaio ci sarà una mobilitazione totale di tutti i circoli, il 28 gennaio facciamo il punto, il 24 febbraio tracceremo il percorso di quanto la sinistra deve fare per vedere un’Europa futura non di tecnocrati”. Così il segretario del Pd Renzi.

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