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A Cartagine Conte ed Essebsi sulla Libia: “Invochiamo il cessate il fuoco il prima possibile”

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Incontro a Cartagine tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi. Al centro del colloquio soprattutto il caos in Libia: “Non esiste un’opzione militare, ma solo una soluzione politica. Invochiamo il cessate il fuoco il prima possibile. La guerra civile non può che generare ulteriore violenza”. E’ la posizione unanime espressa dai due leader.

“Italia e Tunisia continueranno a lavorare per promuovere la coesione anche tra tutti i partners internazionali, l’unica chance che abbiamo è quella di una soluzione politica che offra una sostenibile stabilizzazione del Paese” ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Intanto secondo l’Oms è salito ad almeno 345 morti e 1.652 feriti il bilancio degli scontri per l’attacco a Tripoli del generale Khalifa Haftar in corso dal 4 aprile. L’ultimo bilancio è fornito da un tweet della branca libica dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Poi Conte ha parlato anche di economia durante la conferenza congiunta con il premier Youssef Chahed: “L’Italia torna a crescere e questo ci conforta molto, per la manovra economica realizzata e la bontà delle misure adottate. Inoltre, va considerato che le difficoltà del contesto internazionale e il fatto che non siano ancora considerati gli effetti delle nuove misure. Questo ci fa essere ottimisti”.

Il premier ha anche commentato l’Atto di indirizzo per le politiche fiscali 2019-2021 firmato oggi dal ministro Giovanni Tria: “Dobbiamo in prospettiva aumentare il livello di contrasto a evasione ed elusione fiscale. Stoppa invece sul nascere un eventuale dibattito sulla flat tax, rilanciato dal vicepremier Matteo Salvini: “Non è il momento di parlare di riforma fiscale, la vogliamo fare ma nei prossimi mesi abbiamo una manovra da affrontare”, ha risposto Conte.

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