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A vent’anni dall’11 settembre. Commemorazioni negli Stati Uniti e allarme terrorismo

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Sono passati 20 anni da quando tutto il mondo si fermò per assistere, sconvolto, a quello che è considerato l’attacco terroristico più importante della storia. Era l’11 settembre del 2001 quando 19 dirottatori di Al-Qaeda si schiantarono su aerei di linea pieni di passeggeri, per colpire il cuore culturale, finanziario e politico degli Stati Uniti.

Oggi l’America celebra questo ventesimo anniversario con cerimonie solenni e commemorazioni che si svolgeranno in ciascuno dei tre siti colpiti dall’attacco. Al Ground Zero di New York i parenti delle vittime delle Torri Gemelle leggeranno i nomi delle quasi 3.000 persone uccise e alle 8.46 verrà osservato un minuto di silenzio. Così come al Pentagono dove il dipartimento della Difesa terrà una cerimonia privata alla quale parteciperanno il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e il generale Mark Milley, presidente dello Stato maggiore riunito. In Pennsylvania le 40 vittime del volo United Airlines 93 verranno invece onorate durante un incontro privato al National Memorial vicino a Shanksville, ci sarà anche l’ex presidente Bush.

Il presidente Joe Biden e la first lady si fermeranno in ciascuno di questi luoghi per onorare e commemorare le vite perse, fa sapere la Casa Bianca. In un videomessaggio di 6 minuti e 23 secondi Biden lancia un appello all’unità nazionale e dice: “Nei giorni successivi all’11 settembre abbiamo visto qualcosa di molto raro: un vero senso di unità nazionale. Abbiamo visto come l’unità è una di quelle cose che va mai distrutta. L’unità è – ha detto – la nostra forza maggiore: non vuol dire che dobbiamo credere tutti nella stessa cosa ma che dobbiamo avere rispetto gli uni degli altri e per questo Paese”. La vicepresidente Kamala Harris raggiungerà Biden in Pennsylvania.

Città blindate per l’allarme terrorismo: a preoccupare sono gruppi terroristici di varia matrice o lupi solitari, anche alla luce del ritiro dall’Afghanistan. Oggi tra l’altro un video ottenuto dal New York Times solleva dubbi sull’ultimo razzo sparato dagli Stati Uniti prima di lasciare l’Afghanistan, quello del 29 agosto scorso che ha ucciso 10 afghani. Secondo la versione ufficiale, il raid colpì un’auto con a bordo esplosivo dell’Isis e che rappresentava una minaccia per Kabul. Il filmato e le testimonianze raccolte sembrano invece indicare l’assenza di esplosivo e nessuna connessione dell’autista con i terroristi.

Anche l’Europa esprime la sua vicinanza all’America: “Ricordiamo coloro che hanno perso la vita e coloro che hanno rischiato per aiutarli – ha detto la presidente della Commissione europea, Von der Leyen, aggiungendo – “Anche nei momenti più bui e difficili, il meglio della natura umana può trasparire. L’Ue è al fianco degli Usa nella difesa della libertà e della compassione contro l’odio”.

“L’11 settembre ha cambiato la storia del mondo. Quel giorno rimane una ferita aperta in tutti i nostri cuori, non sarà mai dimenticato”, commenta il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Venti anni dopo, la lotta al terrorismo non è finita. Resteremo sempre vigili”, scrive così in un tweet il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “Gli orribili attacchi dell’11 settembre 20 anni fa hanno cambiato il corso della storia. Ricordiamo le vittime e il nobile sacrificio di tanti soccorritori e operatori umanitari. L’Ue sta dalla parte degli Stati Uniti – precisa Michel – e del loro presidente nella continua lotta al terrorismo e all’estremismo in tutte le sue forme”.

Il messaggio del presidente Mattarella: “In occasione del ventesimo anniversario dell’attacco terroristico dell’11 settembre 2001, desidero anzitutto esprimere la vicinanza del popolo italiano alle famiglie delle vittime di quel feroce attentato e a tutto il popolo degli Stati Uniti, nel segno della profonda e storica amicizia che lega i nostri due Paesi. Rivolgo un pensiero particolare ai connazionali e alle persone di origine italiana che persero la vita in quella dolorosa circostanza, vite spezzate da un fanatismo vile e cieco che colpì uomini e donne innocenti. Quella tragedia ci ha uniti nel segno del dolore. La memoria della barbara aggressione di vent’anni or sono ci spinge con sempre maggiore vigore a proteggere quella cornice comune di valori che risponde ai principi di libertà e pacifica convivenza tra popoli. La drammatica vicenda afghana che ne è seguita – aggiunge il capo dello Stato – sino al recente gravissimo attentato presso l’aeroporto di Kabul, ultimo di una sequela di brutali attacchi terroristici susseguitisi negli anni in tanti Paesi, conferma quanto sia impervia la strada dell’affermazione dei diritti dell’uomo”.

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