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Addio a Ingrao, uno dei padri della Repubblica

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Si è spento a Roma Pietro Ingrao. Aveva compiuto 100 anni il 30 marzo scorso. Storico esponente dell’ala sinistra del Partito Comunista Italiano. Politico, giornalista e partigiano italiano. Fu direttore de l’Unità dal 1947 al 1957 e parlamentare alla Camera dei deputati ininterrottamente tra il 1950 e il 1992, di cui divenne anche e presidente dal 1976 al 1979.

“Con Pietro Ingrao scompare uno dei protagonisti della storia della sinistra italiana. A tutti noi mancherà la sua passione, la sua sobrietà, il suo sguardo, la sua inquietudine che ne hanno fatto uno dei testimoni più scomodi e lucidi del Novecento, della sinistra, del nostro Paese” ha detto il premier Matteo Renzi.

Per lui numerosi sono stati i messaggio di cordoglio sui social.

Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha reso omaggio ad Ingrao: “Con la scomparsa di Pietro Ingrao perdiamo uno straordinario uomo delle istituzioni che ha lasciato il segno nella storia politica del nostro Paese. Per la sinistra italiana ha rappresentato un punto di riferimento costante ed uno stimolo a concentrare gli sforzi verso i più deboli e la parte meno tutelata della società. Rivolgo ai suoi familiari le mie condoglianze e quelle della Regione Lazio”.

Cordoglio anche dal presidente della commissione Affari esteri del Senato ed ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini: “Ricordo con commozione il grande Predecessore Pietro Ingrao, uno dei punti di riferimento più significativi della sinistra italiana del dopoguerra. Per tanti è stato icona di un grande movimento ideale e politico, ma per me è stato soprattutto un presidente della camera imparziale e corretto: a dimostrazione del fatto che appartenenza partitica e servizio nelle istituzioni non sono inconciliabili”

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