Airbus 321: un satellite americano ha rilevato un “lampo di calore”
2 min readProsegue l’inchiesta per chiarire le cause dello schianto avvenuto sulle montagne del Sinai 3 giorni fa e in cui hanno perso la vita 224 persone.
All’inizio si è vagliata l’ipotesi avaria. Successivamente l’Isis aveva rivendicato l’attentato smentito subito dalle autorità locali e anche dallo stesso presidente egiziano Abdul Fattah al Sisi il quale ha bollato la rivendicazione come “propaganda”.
Al momento pare ci sia una nuova svolta nelle indagini.
La Cnn, infatti, riferisce che un satellite statunitense dotato di telecamere all’infrarosso ha rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente dell’aereo russo. Al momento è ancora presto per stabilire con certezza che cosa lo abbia causato.
Il satellite si trovava sulla verticale della penisola del Sinai quando l’Airbus A321 della compagnia russa Metrojet è precipitato. Visto il tipo di ripresa, effettuata da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo lampo si sia verificato a mezz’aria, alimentando l’ipotesi dell’esplosione di una bomba a bordo o di un problema ad un motore che avrebbe preso fuoco, oppure sul terreno, fornendo elementi alla teoria quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra.
“Il numero dei lampi è determinante”, ha spiegato l’esperto di aviazione Miles O’Brien alla Cnn. “Se ne è stato rilevato uno solo, questo in qualche modo potrebbe allontanare l’ipotesi del lancio di un missile e portare all’idea di un’esplosione a bordo dell’aereo”, ha aggiunto.
Nel frattempo emerge che la società navigava in pessime acque. Kogalmavia, la compagnia proprietaria di Metrojet, non pagava lo stipendio ai piloti e a tutto lo staff da due mesi. La famiglia di Serghei Trykhackyov, copilota del volo 7K9268, lo stesso che poco prima di decollare chiamò la figlia per dire che “l’aereo lasciava molto a desiderare”, ha rivelato al britannico Daily Telegraph che l’ultima busta paga ricevuta a settembre era quella di luglio.