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Allarme aereo a Kiev. Putin e Xi rafforzano la loro intesa

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Ieri l’Ucraina ha respinto 114 attacchi russi nel Donetsk ma le truppe russe continuano a concentrare le loro offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk. Da parte sua l’Aeronautica militare ucraina ha condotto sei attacchi contro basi russe, mentre le forze di terra hanno distrutto un deposito di munizioni, due sistemi missilistici antiaerei, una stazione radar e un’altra struttura militare chiave non meglio identificata.

Sempre nella giornata di ieri Mosca ha lanciato 10 missili in Ucraina, 32 raid aerei e 90 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo, prendendo di mira le infrastrutture civili. E’ da poco nuovamente scattata la sirena di allarme aereo a Kiev. Nella notte le forze russe hanno lanciato un attacco con droni nella regione della capitale ucraina, come confermato dall’amministrazione militare regionale, in cui tre persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite.

Il Regno Unito intende fornire all’Ucraina anche munizioni anticarro perforanti ad alto potenziale contenenti uranio impoverito. È quanto ha reso noto ieri Annabel Goldie, viceministra della Difesa nel governo Tory di Rishi Sunak, durante un’audizione alla Camera non elettiva dei Lord. Immediata la replica del presidente russo Vladimir Putin: “La Russia reagirà se Londra dovesse davvero inviare questo tipo di forniture”.
Intanto non c’è stata nessuna proposta di cessate il fuoco, nessuna svolta clamorosa per trovare una soluzione nei due giorni di fitti colloqui tra il presidente cinese Xi Jinping e Vladimir Putin a Mosca, conclusi invece con il pieno sostegno del capo del Cremlino all’iniziativa diplomatica cinese. La Casa Bianca, tramite il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, non ritiene che la Cina possa essere un mediatore imparziale tra Mosca e Kiev sulla guerra in Ucraina. Kirby ha inoltre ricordato come Pechino abbia continuato a comprare petrolio russo a prezzi scontati nonostante le sanzioni e come di fatto non abbia mai criticato l’invasione. “La Cina – ha aggiunto – continua a ripetere a pappagallo la propaganda russa”.

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