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Allarme Bce per l’Eurozona: il Pil può crollare fino al 12%

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La Bce fa sapere che continuerà ad acquistare i bond “in maniera flessibile nel corso del tempo” e finché non sarà ritenuta “conclusa la fase critica legata al coronavirus”. Ma avverte che nel secondo trimestre dell’anno la situazione potrebbe rivelarsi ancora più grave del primo, con una caduta del Pil dell’Eurozona compresa fra il -5 e -12%.

“La graduale rimozione delle misure di contenimento porterà una ripresa dell’attività economica – si legge nel bollettino economico -, la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte. Il deterioramento degli indicatori dei consumi è senza precedenti “. Tuttavia, recita il bollettino, “vi sono indicazioni del fatto che il calo nel clima di fiducia dei consumatori potrebbe, di fatto, sottostimare il calo di fondo dei consumi”.

L’impatto nel medio periodo del coronavirus sui consumi privati è “molto incerto”. Lo shock provocato dal Covid-19, hanno notato gli esperti della Bce, “ha prodotto un effetto diretto attraverso il razionamento di diverse componenti di spesa. “Gli effetti indiretti dovrebbero concretizzarsi attraverso l’impatto sul reddito, sulla ricchezza e sull’accesso al credito”. D’altro canto la domanda repressa può avere un “impatto positivo” una volta revocate le misure di contenimento.

A preoccupare la Bce anche il crollo senza precedenti della componente occupazione dell’indice dei responsabili degli acquisti, scesa dai 51,4 punti di febbraio ai 42,2 di marzo e ai 33,4 di aprile con un calo particolarmente pronunciato nel settore dei servizi. “I dati più recenti sul mercato del lavoro per l’area dell’euro riflettono solo in parte l’impatto dell’epidemia di Covid-19 e le relative misure di contenimento. I dati sull’occupazione relativi al primo trimestre 2020 non sono ancora disponibili”.

Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,3% a febbraio, un tasso simile a quello osservato prima della crisi finanziaria, ed è poi aumentato solo al 7,4% a marzo, il primo mese interessato dalla diffusione del Covid-19 e dalla successiva attuazione di misure di contenimento in tutta l’area dell’euro. “La modesta reazione della disoccupazione può essere collegata a misure volte ad agevolare l’accesso a schemi di sostegno alla riduzione dell’orario lavorativo. Le stime preliminari indicano un numero senza precedenti di lavoratori dipendenti inseriti in tali programmi nei cinque maggiori paesi dell’area”, ha previsto la Bce.

Da Francoforte, il Consiglio “ribadisce il massimo impegno a fare tutto ciò che sarà necessario nell’ambito del proprio mandato per sostenere tutti i cittadini dell’area euro in questo momento di estrema difficoltà”. Gli acquisti di debito con il programma per l’emergenza pandemica (Pepp), spiega, “continueranno ad essere effettuati in maniera flessibile nel corso del tempo” e “finché il Consiglio direttivo non avrà ritenuto conclusa la fase critica legata al coronavirus”.

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