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Almaviva: stop temporaneo ai trasferimenti dei dipendenti

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Respiro di sollievo seppur temporaneo per il lavoratori Almaviva. L’azienda ha infatti accolto l’appello del ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda a non trasferire in Calabria i dipendenti della sede di Milano e in una nota si dice “consapevole della complessità della situazione, accoglie con responsabilità l’appello del governo a sospendere le misure finora adottate, in attesa dell’incontro in sede ministeriale, previsto nei prossimi giorni”.

L’azienda ha infatti comunicato di aver “preso atto che la consultazione tra i lavoratori della sede di Milano ha respinto l’ipotesi di accordo sottoscritta nei giorni scorsi dalla maggioranza delle rappresentanze sindacali aziendali, diretta a fronteggiare la definitiva cessazione di un rilevante contratto da tempo gestito nel sito milanese”.

Contemporaneamente la società ha spiegato che il mancato rinnovo del contratto “da parte del cliente, peraltro contrariamente ad una consolidata prassi di rinnovo basata sul confronto competitivo, ha determinato per Milano una riduzione pari al 25% delle attività, generando una condizione di esubero del personale e di non equilibrio del centro produttivo. Una condizione che, in assenza di una nuova gara per l’assegnazione delle stesse attività da parte del committente, ha eluso l’applicazione delle clausole sociali a salvaguardia dell’occupazione, previste dalla legge. A fronte di tale situazione, Almaviva Contact ha attivato per tempo un confronto responsabile e trasparente con le Rappresentanze Sindacali Aziendali, al fine di identificare un accordo fondato su soluzioni possibili e percorso condiviso”.

I lavoratori del call center di Milano che hanno ricevuto la comunicazione, datata 11 ottobre, sono 65 su un totale di 500. Il trasferimento era previsto per le prossime settimane.

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