ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

ART News incontra “Le Scimmie Astronauta”

4 min read

Le Scimmie Astronauta è il progetto musicale catanese nato nel 2011 dall’ incontro tra Michele Giustolisi (produttore, compositore e bassista) e Giorgio Falsaperna (cantante, cantautore e chitarrista), seguiti in seconda battuta da Luca Bajardi (batterista). La band in poco tempo è riuscita a suscitare  interesse  da parte degli addetti ai lavori e nel corso di questi anni hanno già avuto modo di confrontarsi con palchi importanti come il Cornetto Summer Music Tour (selezionati da Mtv New Generation), il Sonica Fest, l’Heineken Jammin’ Festival, l’Arezzo Wave e l’i-TIM Tour. ART-News li ha intervistati in occasione della pubblicazione del loro nuovo singolo “ROCK’N’ROLL” 

 E’ appena uscito il video di Rock ‘n’ Roll , di che cosa parla questo  brano?

Rock’n’Roll parla di una ragazza molto giovane e sensibile che si scontra con una realtà ostile, in conflitto con quello in cui crede. Sentendo di non poter cambiare le cose finisce col rifugiarsi negli eccessi e nel divertimento sfrenato. Il tema viene affrontato con toni a tratti leggeri, a tratti crudi come succede in quasi tutte le tracce del disco.

L’uscita del vostro disco d’esordio è prevista per l’inverno. In quanto tempo è stato realizzato l’album?

La pre-produzione dei brani è durata circa un anno, in cui abbiamo scritto e registrato, nel nostro studio a Catania, i provini. La registrazione ufficiale del disco si è svolta a Londra al Panic Button di Steve  Lyon, impiegando una settimana per le riprese e una settimana per il mixaggio. Nel frattempo abbiamo pubblicato un Ep contenente due brani registrati e mixati tra Catania e Londra e che ha segnato l’inizio della collaborazione con Steve.

Qual è il concept del disco ?

Il disco non ha un concept preciso, ha un atteggiamento preciso. Descrive quello che ci colpisce profondamente esorcizzando tutto con ironia e spensieratezza. Rock’n’Roll con il suo ritmo ballabile e il testo divertente che lascia l’amaro in bocca identifica bene l’approccio che abbiamo avuto con la musica e i testi in quest’album.

Il disco è stato registrato presso il Panic Button Studio di Londra con Steve Lyon, com’è nata questa collaborazione?

Abbiamo conosciuto Steve al nostro secondo concerto, esattamente come in un film! La collaborazione è iniziata quasi subito lavorando a distanza all’Ep“Polline”. Successivamente è venuto a trovarci a Catania per assistere alle prove e curare la preproduzione dei brani. E’ stato un onore lavorare con un grande professionista come lui che è riuscito a valorizzare il nostro lavoro senza snaturare le canzoni.

Il vostro progetto nasce nel 2011. Come si sono incrociate le vostre strade?

Suonavamo già insieme in una band negli anni ‘90. Poi come spesso accade ognuno intraprese strade diverse. Nel 2011 i nostri percorsi artistici si sono ricongiunti, materializzandosi nel primo disco de Le Scimmie Astronauta.Tutti i provini delle canzoni sono stati registrati nel nostro studio senza avere ancora un batterista. Luca è subentrato in un secondo momento apportando grande energia e precisione ai live e alle registrazioni.

Da dove ha origine il vostro nome?

Le Scimmie Astronauta è una metafora dell’uomo che viaggia nello spazio avendo, però, dimenticato in casa i rubinetti aperti. Si riferisce all’evoluzione tecnologica che migliora la nostra vita ma non pensa al futuro.

Quali sono le cose che vi influenzano maggiormente  nella scrittura dei testi?

I testi parlano in generale dell’essere umano e delle sue follie. I toni sono sempre abbastanza scherzosi anche quando affrontano tematiche pesanti. Il messaggio è di non prendersi troppo sul serio per reagire positivamente a ciò che affrontiamo ogni giorno.

E la musica che vi ha influenzato maggiormente nel corso degli anni?

Nel corso degli anni abbiamo subito le influenze più svariate. Siamo partiti col punk per finire nell’elettronica più sperimentale, in realtà ogni genere musicale ha degli esponenti che vale la pena ascoltare. Probabilmente nel nostro primo disco sono leggibili solo una parte di tutte le nostre influenze musicali, col tempo ci piacerebbe diventare sempre meno etichettabili.

Come mai la scelta di fare della musica indipendente?

Siamo ancora confusi riguardo a cosa significhi fare musica indipendente. Non ci poniamo limiti nel creare musica e ciò rende assolutamente libero il nostro lavoro.

Ci sono maggiori difficoltà per una band che vuole emergere se è collocata al Sud dell’Italia?

Il Sud è un bacino di vita creativa che raccoglie artisti di ogni genere e ispirazione. Oggi, con internet, è tutto più semplice di una volta. È possibile mandare i provini via mail, lavorare a distanza ai brani, prendere accordi per le serate. Quello che manca al Sud sono le strutture in cui offrire dei live nel rispetto delle esigenze tecniche dell’artista e del pubblico.

Vi piacerebbe partecipare al Festival di Sanremo?

Partecipare al festival di Sanremo? Perchè no? Ci andrebbe bene pure da presentatori.

C’è un palco o un progetto che sognate da tempo?

Uno dei nostri sogni proibiti è montare dei tappeti elastici sul palco..Sarebbe divertente suonare saltando!

 Dopo l’uscita del disco avete già previsto un tour?

E’ in programma un tour nazionale successivo all’uscita del disco. Non vediamo l’ora di portare in giro le nostre canzoni. Il bello deve ancora venire.

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

www.ART-News.it

[youtube height=”HEIGHT” width=”WIDTH”]http://www.youtube.com/watch?v=LncPd36XWic[/youtube]

Autore

Lascia un commento