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Asilo degli orrori a Castel Volturno, in manette due ghanesi. Bambini vessati per far ‘rispettare le regole’

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Niente acqua e cibo, peperoncino messo negli occhi e nelle natiche, oltre a vessazioni psicologiche per far rispettare le regole. Sono alcuni dei metodi che due 35enni coniugi di origine ghanese utilizzavano in un, secondo loro, asilo nido ma che era molto più vicino ad una casa delle torture. Vittime i bambini all’interno della struttura, in maggioranza nigeriani.

Le manette per gli aguzzini sono scattate dopo il racconto dei bambini: punizioni corporali come la denudazione e l’internamento in stanze al buio e prive di riscaldamento, pestaggi con l’utilizzo di mazze di ferro e bastoni, fino ad arrivare allo spezzamento delle unghie.

Le forze dell’ordine di Castel Volturno, nel casertano, già qualche mese, avevano fatto irruzione nello stabile dove i due ghanesi tenevano in custodia i bambini, affidati dai genitori che garantivano una retta. Dopo la scoperta, i bambini erano stati affidati a strutture parallele e, dopo il racconto delle violenze e delle vessazioni , la procura di Santa Maria Capua Vetere ha richiesto e ottenuto dall’ufficio del gip la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dei due 35enni.

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