Attacchi russi su reti idriche di Kiev. Partite 12 navi per l’esportazione di grano
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Le forze russe hanno lanciato oltre 50 missili contro infrastrutture energetiche in diverse regioni. Lo ha confermato la presidenza ucraina, dopo le esplosioni avvenute nel Paese.
Il sindaco di Kiev ha appena reso noto che parte della rete idrica della capitale ucraina è stata ripristinata. Gli attacchi missilistici russi lanciati questa mattina hanno lasciato senza acqua l’80% degli utenti della capitale e interrotto la fornitura di energia elettrica a 350.000 case.
Dodici navi per l’esportazione di grano sono intanto partite oggi dall’Ucraina, nonostante la Russia si sia ritirata dall’accordo sul grano mediato dalla Turchia e dall’Onu. “Oggi 12 navi hanno lasciato i porti ucraini. Le delegazioni dell’Onu e della Turchia hanno messo a disposizione dieci squadre d’ispezione per controllare 40 navi al fine di soddisfare l’iniziativa sul grano del Mar Nero. Il piano d’ispezione è stato accettato dalla delegazione ucraina. La delegazione russa è stata informata”, ha affermato il ministro ucraino delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov su Twitter.
Immediata la reazione del portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che senza la partecipazione della Russia un accordo per esportare il grano dai porti ucraini è “difficilmente fattibile”. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Nelle condizioni in cui la Russia parla dell’impossibilità di garantire la sicurezza della navigazione in queste aree, un accordo del genere è difficilmente fattibile, e assume un carattere diverso: molto più rischioso, pericoloso e non garantito”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino.