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Ballottaggi: il M5s conquista Roma e Torino. Sala vince a Milano

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I ballottaggi delle elezioni comunali consegnano Roma e Torino al movimento 5 stelle. Virginia Raggi ha conquistato la Capitale con il 67,2%, mentre Chiara Appendino ha vinto a Torino con il 54,5% delle preferenze. A Milano, invece, vince il Pd con Beppe Sala che dopo un iniziale testa a testa chiude in vantaggio col 51,7% contro il 48,3 di Stefano Parisi. A Napoli e Bologna gli elettori riconfermano Luigi De Magistris (66,85%) e il Pd Virgilio Merola (54,64%). Il centrodestra conquista Trieste, Mastella vince a Benevento.

Alle chiusura dei seggi, la percentuale complessiva degli elettori che si è recata alle urne è stata del 50,54%.

Il Pd ammette la sconfitta “senza attenuanti” a Roma e a Torino e la “durezza” della perdita a Novara e a Trieste. “Gli italiani non credono più a Renzi”, commenta il leader leghista Matteo Salvini. “Ora tocca a noi ed è solo l’inizio”, si legge invece sul blog di Beppe Grillo.

Per i ballottaggi a Roma:

Virginia Raggi: “E’ un momento storico fondamentale che segna una svolta: per la prima volta Roma ha un sindaco donna”, in un periodo in cui “le pari opportunità sono ancora una chimera”, ha detto Virginia Raggi dopo la sua elezione. Raggi ha ringraziato la “lungimiranza” di Beppe Grillo e Casaleggio e del Movimento 5 Stelle. La stessa ha poi ringraziato tutti i romani che mi hanno affidato questo compito importante che porterà avanti per 5 anni.

Le prime parole del candidato del centrosinistra, Roberto Giachetti: “Vorrei che fosse chiaro che questa sconfitta mi appartiene” “Ho appena chiamato Virginia Raggi e le ho fatto i miei complimenti e le ho augurato un in bocca al lupo”.

Per i ballottaggi a Torino:

“Non è stato un voto di protesta ma di orgoglio e cambiamento” così Chiara Appendino, del Movimento 5 stelle, eletta sindaco di Torino. “Non è stato un voto di protesta ma di orgoglio e cambiamento. Ci siamo presentati come siamo e come sono”. Poi guardando al suo nuovo compito: “Abbiamo il dovere di ricucire una città profondamente ferita ricostruendo i rapporti di fiducia tra i torinesi e i loro amministratori”. Quindi “ogni torinese dovrà sentire il palazzo di città come la sua casa, la cui porta sarà sempre aperta”.

Piero Fassino: “Il voto di Torino dimostra che il passaggio da un sistema bipolare a uno tripolare fa sì che un’elezione a doppio turno sia esposta a quello che è accaduto a Torino: se il secondo e il terzo si mettono d’accordo il primo viene sconfitto”, dice Piero Fassino. “Tutti danno una lettura di tipo politico” dei risultati, spiega. “La convergenza della destra con il M5s determina una maggioranza che consente l’elezione di un sindaco. Queste deve far fare delle riflessioni di quadro politico, perché questo avviene in tutte le città in cui al ballottaggio vanno centrosinistra e M5s, non avviene dove vanno al ballottaggio centrosinistra e centrodestra”.

Per i ballottaggi a Milano:

Giuseppe Sala: “La cosa gratificante è sentirsi portatori di una speranza. E io mi sento così a Milano, come uno che è riuscito a farcela, insieme a tanti altri che ci hanno creduto”, dice Beppe Sala dopo l’elezione a sindaco. “Siamo riusciti a portare a casa un risultato che non era scontato – ha ammesso – ma abbiamo fatto molto bene negli ultimi 15 giorni, grazie a tutti quelli che ci hanno creduto”.

Stefano Parisi: “Per una manciata di voti avremmo potuto vincere”, dice Stefano Parisi, dopo la sconfitta nella corsa a sindaco di Milano. “Ho chiamato Sala per congratularmi”, aggiunge. “Rimane il dispiacere per i 500mila milanesi che non hanno votato”, “il lavoro fatto è straordinario. Continueremo a lavorare sui contenuti e sul rinnovamento della politica”.

Per i ballottaggi a Napoli:

Il sindaco riconfermato di Napoli Luigi De Magistris: “E’ una vittoria esclusiva del nostro popolo e di chi ci ha creduto.

Per i ballottaggi a Bologna:

Il riconfermato sindaco di Bologna Virginio Merola: “Sono felice e onorato di fare di nuovo il sindaco di questa splendida città, non accadeva dal 1993 questo è un buon segnale. Avrò modo di continuare a cambiare a città, soprattutto di occuparmi dei ceti più deboli”. Poi nell’analisi del voto ha sottolineato che “sicuramente qui a Bologna la Lega non è passata. Bologna è antifascista ha dato un bel segnale, malgrado tutti i soldi che ha speso la Lega in campagna elettorale”. Non solo: “Spero che da Bologna inizi la fine di questo movimento che l’Italia non merita”.

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