Bankitalia, Visco: “rischi più equilibrati, ma non siamo fuori dai guai”. Passa al Senato il ‘Fondone’
3 min readIl governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’intervento di chiusura della Institute of International Finance G20 Conference, ha fatto un punto sullo stato dell’economia: “rischi sono diventati più equilibrati, ma l’incertezza riguardo la tempistica e il percorso della ripresa globale rimane sostanziale. Non siamo ancora fuori dai guai”.
Per Visco l’incertezza “dipende anche dalla difficoltà di valutare i cambiamenti che sono stati scatenati dalla pandemia”. Inoltre, “la portata del danno economico che ha inflitto, nonostante il forte sostegno politico, diventerà più evidente man mano che queste misure saranno gradualmente eliminate”. A complicare il quadro, gli squilibri dell’offerta e della domanda particolarmente marcati in alcuni settori e la forte impennata dei prezzi delle materie prime.
C’è diseguaglianza tra regioni del mondo. “L’outlook globale, sebbene migliorato, è diseguale tra le regioni del mondo”, anche a causa dei diversi ritmi delle campagne vaccinali tra economie avanzate ed emergenti: “Non siamo ancora fuori dal tunnel”, ha ribadito Visco.
Poi il monito di Visco: “ridurre il sostegno delle politiche troppo presto potrebbe minacciare la ripresa” per questo “sarà fondamentale conservare la capacità del sistema finanziario di dare credito, senza compromettere la sua stabilità. Il rischio che si innalzino le insolvenze aziendali, una volta che le misure di sostegno sono ritirate, deve essere monitorato”.
Infine sulle valute digitali: “il G20 considererà le questioni relative alle valute digitali delle banche centrali e al loro possibile uso cross border”. “Il loro sviluppo – ha aggiunto Visco – porta con sé una serie di questioni tecnologiche, legali ed economiche, che meritano un attento esame. Le valute digitali delle banche centrali e le stablecoin globali sono strettamente interconnesse: condividono uno scopo transazionale e possono essere complementari o sostituirsi le une con le altre”.
Intanto l’Aula del Senato ha dato l’ok, al disegno di legge di conversione del cosiddetto decreto legge “Fondone”. Il testo ora passa alla Camera. L’approvazione del decreto-legge 6 maggio 2021 n. 59, recante Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti, dovrà arrivare entro il 6 luglio. Il testo prevede l’utilizzo di 30,6 miliardi per gli anni dal 2021 al 2026 provenienti dallo scostamento pluriennale di bilancio richiesto dal Consiglio dei ministri e approvato dal Parlamento il 22 aprile scorso. Include 30 progetti, di cui 20 già previsti e cofinanziati con il PNRR, mentre altri 10, sono nuovi e finanziati dal Fondo complementare. Tutti e 30 i progetti comunque, rispondono alle linee guida e agli obiettivi previsti dal PNRR.
E a proposito di Piano nazionale di ripresa e resilienza, il presidente del Consiglio Mario Draghi e Ursula von Der Leyen dovrebbero incontrarsi martedì, a Cinecittà (Roma), in occasione della visita della presidente della Commissione Ue a Roma. La von Der Leyen sarà nella capitale proprio per il via libera al PNRR.
La ‘location’ dell’incontro, non è stata scelta a caso. Nel piano italiano sono previsti infatti anche 300 milioni per lo sviluppo dell’ industria cinematografica, per il Progetto Cinecittà e per il Centro sperimentale cinematografia.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini assicura: “stiamo costruendo le condizioni per un salto di qualità assoluto: una grande operazione industriale per l’Italia e per Roma. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea”.