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I Baustelle tornano con “L’amore e la violenza”

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“Queste sono le nostre canzoni d’amore in tempo di guerra” così i Baustelle riassumono e introducono il loro settimo capitolo discografico in uscita oggi.

baustelle

“L’amore e la violenza” è una scaletta che raccoglie un totale di dodici nuovi brani che Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini porteranno anche in tour dal prossimo mese di febbraio.

Bianconi racconta:

“Nella presentazione che ha scritto per questo album Alcide Pierantozzi ha detto che noi non siamo dei bravi ragazzi ma che la nostra cattiveria ha un senso. L’ho preso come un complimento perché la cattiveria usata in modo sensato è un buon modo per uscire dalla retorica. Se devo raccontare una storia d’amore penso sia bene raccontarla quando finisce, oppure mostrare i motivi per cui uno ha tradito l’altro, oppure ancora raccontare le cose più meschine che ci sono in ogni storia, proprio perché le vicende all’acqua di rose le conosciamo già tutti”.

Rachele Bastreghi, reduce dal suo album solista, si sente “arricchita e rafforzata” ed è convinta che questa esperienza porti altri stimoli anche al ritorno nella band: “come la scappatella che rinverdisce i rapporti di lunga data”, dice ridendo.

Nel disco, oltre a due brani strumentali, sfilano brani come ‘La musica sinfonica’, ‘Ragazzina’, ‘Betty’ , ‘Il Vangelo di Giovanni’. Ma la canzone che forse racchiude meglio il concept dell’album è ‘Eurofestival’, che ironizza con amarezza su tutti i problemi del Vecchio Continente.

l'amore e la violenzaIl disco, prodotto artisticamente da Francesco Bianconi e mixato da Pino “Pinaxa” Pischetola, registra una evoluzione anche sonora dei Baustelle: “Per noi i timbri e gli arrangiamenti sono importanti tanto quanto i testi. Quando penso a questo disco l’aggettivo che mi viene in mente con più frequenza è ‘colorato’ -dice Bianconi- Volevamo fare un disco con dentro le canzoni pop che non sentiamo mai alla radio, fare un disco di canzoni pop che per una volta, come una volta, non temano di rivelare una propria eccitante complessità. Questo è forse il nostro disco più libero, da questo punto di vista. In una intervista di qualche mese fa ho detto che ‘L’amore e la violenza’ sarebbe stato un disco ‘oscenamente pop’. Questo intendevo: musica che non si vergogna di esibire la propria libertà. In questo senso è ‘colorato’: nella maniera in cui gioca a essere libero. Chi l’ha detto che non si può far suonare Haydn e Moroder nella stessa stanza? Dipende dal modo in cui li fai suonare, e dal coraggio che hai nel lasciarli provare”.

La band sarà anche impegnata anche con un giro di incontri in alcuni negozi Feltrinelli, a partire da quello in piazza Piemonte a Milano, oggi, alle 18,30.

I Baustelle poi partiranno per un tour nei teatri più prestigiosi della penisola, che inizierà il 26 febbraio all’Auditorium S. Domenico di Foligno e si concluderà il 21 aprile al teatro Augusteo di Napoli.

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