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Beppe Grillo tuona, l’articolo 18 non si tocca

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L’articolo 18 non si tocca“. Lo dice, a difesa dello Statuto dei lavoratori, Beppe Grillo in persona che sul suo blog si interroga sulle   modifiche alla riforma del lavoro. “Qualcuno ci deve ancora spiegare le ragioni per cui togliere i diritti ai lavoratori possa far ripartire l’economia“, aggiunge poi.

Senza certezze un lavoratore investirà di meno, la banca gli negherà un prestito“, osserva Grillo che continua: “i lavoratori si sono guadagnati diritti minimi con decenni di lotte e non li cederanno alla massoneria o alle banche che hanno distrutto intere economie con la bancarotta della finanza del 2008“.

A pronunciarsi sul Jobs Act e sull’articolo 18, è anche il ministro del lavoro Poletti, che afferma: “non possiamo fare pasticci all’italiana, non ci si può fermare davanti a dei tabù. Abbiamo bisogno di dare fiducia e chiarezza perché ci siano investimenti“.

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