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Boy Scouts of America sull’orlo del baratro: 12mila abusi su minori dal 1944

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The Boy Scouts of America Troop 44 recites the Scouts’ Law at a dinner held in their honor at the Recce Point Club on Beale Air Force Base Calif., Jan. 26. Troop 44 was celebrating its 50th anniversary. (U.S. Air Force photo by Airman 1st Class Bobby Cummings/Released)

Bufera sul più grande movimento scout degli Stati Uniti, i Boy Scouts of America, hanno annunciato di aver presentato istanza di fallimento, a causa delle accuse di abusi sessuali che hanno portato a una serie di costose cause legali. Quella che dovrebbe essere un’organizzazione ideata per educare i più giovani e invece sono finiti al centro di scandali legati alla pedofilia.

Fondata nel 1910 e forte di 2,2 milioni di membri tra i 5 e i 21 anni, la storica organizzazione ha scelto la procedura di salvaguardia per poter continuare la sua attività e creare un fondo di compensazione per “risarcire equamente” le vittime di abusi sessuali.

L’organizzazione è stata accusata di aver coperto anni di abusi ai danni di migliaia dei suoi giovani membri e di non aver fatto abbastanza per sradicare i pedofili che usano il movimento giovanile come preda dei minori nei suoi 110 anni di storia.

Secondo il Los Angeles Times, il documento depositato presso il tribunale federale fallimentare dello stato del Delaware stima che il passivo dell’organizzazione si aggira tra 100 e 500 milioni di dollari.

Più di 12mila membri dei Boy Scout hanno subito abusi sessuali dal 1944, ha detto l’anno scorso l’avvocato delle vittime Jeff Anderson, che ha spiegato anche che negli archivi dell’organizzazione si trovano più di 7.800 presunti autori di abusi sessuali. L’esistenza di tale documentazione – nota come “file di perversione” e che elenca i capi scout o i capi delle truppe accusati di abusi sessuali – è stata rivelata per la prima volta in un caso giudiziario del 2012.

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