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Brexit: la Gran Bretagna esce dall’Unione Europea

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La Gran Bretagna lascia l’Unione europea. E’ questo il verdetto del referendum sulla Brexit, che ha visto i “Leave” vincere con il 51,9% dei voti. Tutto è cambiato durante la notte. I primi exit poll avevano dato un comodo vantaggio dei “Remain” alla fine è stato un trionfo per i “Leave”, per il partito di coloro che vogliono lasciare l’Unione Europea.

Il premier britannico David Cameron ha annunciato le sue dimissioni parlando davanti a Downing Street dopo la vittoria del no all’Europa nel referendum sulla Brexit. Ha assicurato che sarà ancora primo ministro per i prossimi tre mesi e che verrà organizzata in ottobre l’elezione del nuovo leader del partito conservatore.

Il Regno Unito però dopo l’esito del voto risulta spaccato in due: ll ‘Leave’ vince in Galles conquistando 854.572 voti contro le 772.347 preferenze date al ‘remain’. In Scozia ha vinto il ‘Remain’ con 1.661.191 voti contro i 1.018.322 andati al ‘Leave’ a fronte di un’affluenza del 67,2%: Glasgow vota al 66,6% per Remain, contro il 33,4% di Leave e Edimburgo, vota a favore della permanenza nell’Unione Europea con una percentuale del 74,4% contro il 25,6% di Leave. In Irlanda del Nord ha vinto il ‘Remain’ con 440.437 voti contro i 349.442 andati al ‘Leave’ a fronte di un’affluenza del 62,9%.

Contraria alla Ue la maggioritaria Inghilterra (esclusa quasi tutta Londra) con quasi il 60% di voti pro-Brexit.

A Manchester fronte filo-Ue con un 60% di suffragi per Remain. A Sunderland, sulla costa del nord-est dell’Inghilterra, Leave ha vinto con 82.394 voti (61,3%) contro i 51.930 voti (38,7%) per Remain. A Newcastle, città nel nord-est dell’Inghilterra, il ‘Remain’ ha vinto, ma di misura: 50,7% contro il 49,3% dei voti per il ‘Leave’, con uno scarto di appena 2.000 voti in una città in cui hanno votato in 129 mila. Gibilterra ha scelto il Remain con una percentuale del 95,9% e un 4,1% per il Leave. L’affluenza alle urne nel territorio a sud della Spagna è dell’84%. Leave ha vinto anche a Swindon , nella contea del Wiltshire, nel ricco sud-ovest dell’Inghilterra, con una percentuale del 55% contro il 45% di Remain. Oxford non tradisce l’Europa: la celebre città universitaria inglese porta in dote il 70,3% dei suoi voti al fronte di Remain nel referendum britannico sull’Ue contro il 29,7 di Leave. Anche Cambridge, dopo Oxford, vota in favore del fronte filo-Ue di Remain con oltre il 74% dei suffragi. La città di Liverpool, nel nord-ovest dell’Inghilterra che diede i natali ai Beatles, ha votato per il Remain, che ha vinto col 58% dei voti contro il 42% dei Leave. A Londra il ‘Remain’ a Londra è al 69% mentre il ‘Leave’ si ferma al 31%.

Dopo il risultato le borse europee aprono a picco. A Milano l’indice Ftse Mib non riesce a fare prezzo e i titoli sono sospesi in avvio. Londra arretra dei oltre il 7%, con molto bancari che cedono oltre il 30%, Francoforte va giù del 9,94%, con Deutsche Bank e Commerzbank che scendono di oltre il 17% e Parigi del 7,06%. Vienna perde oltre il 10%.

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