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Bruxelles non vuole che si giochi sulle spese del terremoto

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Bruxelles – Si è concluso il vertice Ecofin. Tra i ministri europei dell’Economia si è discusso delle politiche di aggiustamento macroeconomico della UE. I leader economici hanno preso atto dei progressi compiuti da molti Stati. Ma hanno anche sottolineato la continua, ma ancora moderata ripresa legata alla bassa inflazione, che pone dei rischi di squilibrio. Non sono mancati i riferimenti alla situazione italiana. Bruxelles attende entro il 1 febbraio una risposta all’aggiustamento di bilancio per il 2017 con circa 3,5 miliardi di euro. “Una risposta arriverà” – ha detto il ministro all’Economia, Pier Carlo Padoan – che ha aggiunto “Una procedura d’infrazione sarebbe un grosso problema in termini di reputazione. Un’inversione a U rispetto a quello che l’Italia ha costruito fino ad ora”. La disputa tra Roma e Bruxelles riguarda le spese per il terremoto che i tecnici europei ritengono di aver già escluso.

Lussemburgo – Come affermato dai ministri europei, ci sono segnali positivi sulla crescita nell’Unione. L’Eurostat ha – infatti – pubblicato i dati sul reddito e i consumi delle famiglie nel terzo trimestre 2016 su quello precedente: stabili nel loro complesso. Nella zona euro si è registrato un aumento del reddito dello 0,2% e dei consumi con un +0,3%. Nell’Europa a 28 il dato sul reddito è dello +0,1% e quello dei consumi +0,7%.

Roma – Si è svolta la prima visita ufficiale in Italia del Presidente del Parlamento Europeo. Antonio Tajani ha incontrato al Quirinale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Poi si è recato al Senato e alla Camera dei Deputati dove ha colloquiato con il Presidente Grasso e Laura Boldrini. Un passaggio anche alla Farnesina con una stretta di mano al ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Prima di fare rientro a Bruxelles, il Presidente del Parlamento Europeo ha fatto tappa alla Comunità di Sant’Egidio, il centro che offre assistenza ai rifugiati nella Capitale.

L’Aia – Si è dimesso il ministro della Giustizia olandese, il conservatore liberale  Van der Steur, colpito da uno scandalo giudiziario. I fatti risalgono al 2001 quando il ministro era deputato. Avrebbe suggerito di nascondere al Parlamento le informazioni su un patteggiamento tra la Procura e un trafficante di droga. Il prossimo 15 marzo i Paesi Bassi andranno al voto e i sondaggi danno in vantaggio l’opposizione populista guidata dal Partito delle Libertà.

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