Buenos Aires, funerale privato e sepoltura per Maradona. Scontri alla camera ardente
2 min readDiego Armando Maradona, morto il 25 novembre dopo un arresto cardiorespiratorio, è stato sepolto nel cimitero “Bella Vista”, dove riposano anche i suoi genitori. Intanto, polemiche e, cosa ancor più grave, incidenti alla camera ardente e al cimitero. L’avvocato di Dieguito Matias Morla attacca: “Lo hanno asciato senza cure per 12 ore e l’ambulanza è arrivata in ritardo di mezz’ora. Chiederò l’apertura di un’indagine”. Nella giornata di giovedi 26 novembre, in serata “El Pibe de oro” è stato sepolto nel cimitero di “Jardin de Bella Vista”. In precedenza, deprecabili scontri davanti alla Casa Rosada. Verso sera poi il trasferimento del feretro al cimitero e la cerimonia privata prima della sepoltura.
Nuovi momenti di tensione tra polizia e ultras si sono registrati all’arrivo del carro funebre con il feretro di Diego Armando Maradona al cimitero privato “Jardin de Bella Vista”. Dopo l’arrivo del corteo, la folla giunta per rendere omaggio al campione, ha iniziato ad avvicinarsi alle porte del cimitero, scontrandosi con le forze di sicurezza presenti in massa sul posto. Dalla folla sono partite pietre in direzione degli agenti, che hanno risposto con l’uso di fucili con proiettili di gomma. Tornata la calma, la polizia è rimasta a presidiare il cimitero. Tutto come se l’emergenza sanitaria da coronavirus non esistesse.
Un lungo applauso ha unito la città di Napoli con l’Argentina in ricordo di Maradona. Alle 21 i napoletani hanno acceso alle finestre lumi e candele. Appena finito il minuto di raccoglimento allo stadio San Paolo per la gara di Europa League, hanno a lungo applaudito dai balconi e dalle finestre, scandendo il coro “Diego, Diego”. L’appello si era diffuso via social e anche sui manifesti affissi in tutta la città. Un appello che i partenopei innamorati di Diego hanno raccolto in massa violando pure le norme anti-Covid davanti allo stadio.
Norme anti-Covid violate anche con un corteo di migliaia di tifosi che si è mosso da Piazza Municipio ed è giunto nella vicina Piazza del Plebiscito. I tifosi hanno sfilato cantando, “un Maradona, c’è solo un Maradona”. Al loro ingresso in Piazza del Plebiscito poi hanno acceso decine di fumogeni rossi illuminando tutta l’area. I tifosi si sono fermati davanti all’ingresso principale di Palazzo Reale dove è stata posizionata una grande immagine di Maradona. Un popolo in lutto per la perdita di un grande amore.