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Calano i “mammoni” in Italia secondo Eurostat. Prima volta dal 2007

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Rivincita dei “mammoni” nel nostro paese. Secondo le stime dell’Eurostat infatti, dopo dieci anni di crescita, per la prima volta la percentuale di giovani tra i 18 e i 34 anni, che vivono con i genitori, si è attestata al 66%, risultando quindi in calo, seppur in misura lieve. Sono scesi infatti rispetto al 67,3% del 2015. Restano a casa più degli italiani solo i giovani croati, mentre la media dell’Unione europea è del 48,1%.

La crescita dei giovani adulti a casa con i genitori è stata continua dal 2007 (erano il 61,2%) raggiungendo il 67,3% nel 2015. Nella parte più adulta (25-34 anni), anche a causa della crisi economica, la percentuale dei “mammoni” è passata dal 2007 al 2015 dal 45,8% al 50,6% per poi scendere nel 2016 al 49,1%.

Il dato risente probabilmente della crescita dell’occupazione nell’ultimo biennio anche se in Italia c’è una percentuale rilevante di giovani che continuano a vivere a casa pur dichiarandosi impiegati a tempo pieno (il 39,4%).

Tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni in Europa la vita in famiglia è nella stragrande maggioranza dei casi solo un ricordo. In Danimarca vive con i genitori solo il 3,8% della fascia considerata, un dato in linea con la Finlandia (4,3%) e inferiore alla Svezia (6%) ma comunque anche in Francia i giovani che vivono nella famiglia di origine sono una piccola minoranza (il 13,4%, in crescita dal 10,1% del 2015).

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