Calcio nel caos, governo chiederà a Figc protocollo bis. Intanto gli arbitri attendono

Calcio nel caos, il governo è pronto a chiedere ai dodici componenti della commissione medico scientifica della Figc di presentare un secondo protocollo sanitario

Calcio nel caos, il governo è pronto a chiedere ai dodici componenti della commissione medico scientifica della Figc di presentare un secondo protocollo sanitario. Intanto per domani rimane in programma l’incontro tra il Governo e le componenti della Figc, atto a fare chiarezza sul protocollo sanitario presentato lunedì scorso per permettere la ripresa degli allenamenti per il giorno 4 maggio, secondo quanto riportato da Sportmediaset.

POSSIBILITÀ POSTICIPO- Una data che ad oggi rischia di essere posticipata di altre due settimane e non solo per le parole del ministro dello sport Spadafora. Il ministro della salute Speranza, appesantisce la situazione con un dato certamente inopinabile Speranza, con 450 morti al giorno quello della ripresa dei campionati è l’ultimo dei problemi.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO- Il Governo, come detto, vorrebbe prendere tempo, chiedendo ai dodici componenti della commissione medico scientifica della Figc di presentare un secondo protocollo sanitario. Perplessità? Innanzitutto il rispetto delle modalità dei ritiri che devono essere blindati almeno per quindici giorni. Un altro malumore è creato dal mancato coinvolgimento dei medici dei 20 club e della federazione medici sportivi, anche perché la responsabilità giuridica di attuazione del protocollo ricade sui medici societari che sarebbero allo stesso tempo i controllori ed i controllati.

INTANTO GLI ARBITRI-  E gli arbitri? Delle modalità per la possibile ripresa ha parlato il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, attraverso La Gazzetta dello Sport, ha fatto il punto sulla situazione direttori di gara: “Non possiamo comportarci come una squadra di club e portare in ritiro un mese arbitri che vengono da tutta Italia. Ma visto che si sono allenati basterà un primo ciclo di 7-10 giorni per riprendere la forma ottimale. Teniamo presente che l’arbitro non deve affrontare contrasti e scontri fisici. Poi a ridosso delle competizioni ci sarà un altro mini ritiro. Con test, controlli e tamponi”.

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