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Calcio, Serie A: un rigore di Ronaldo tiene la Juventus al primo posto. Napoli, furia ADL. Romane da Champions

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Dura soltanto una notte il nuovo primato dell’Inter, la Juventus batte 2-1 il Genoa all’Allianz Stadium e si riprende la vetta della classifica dopo 10 giornate di campionato. Ma, quella dei bianconeri, è stata l’ennesima vittoria sofferta. Un’altra gara al cardiopalma, decisa ben oltre il 90′ da un calcio di rigore cercato e trasformato da Cristiano Ronaldo. Tutto questo dopo aver creato un mare di occasioni da gol e dopo aver esaltato le doti dell’ottimo portiere rumeno del Genoa, Radu. Insomma, il solito brutto vizietto di Madama griffata Sarri: la Juventus crea tanto ma spreca troppo. Manca lo storico cinismo juventino, un marchio di fabbrica. Però continua a comandare la Serie A.

Stadio San Paolo, Napoli-Atalanta 2-2. Il big-match di turno finisce in parità tra mille polemiche. I napoletani se la prendono con l’arbitro Giacomelli perchè non fischia un rigore per un fallo su Llorente. Il dopo partita è infuocato a conferma che l’ambiente Napoli da un po’ di tempo vive un periodo caratterizzato da grande nervosismo. L’espulsione di Carlo Ancelotti certifica il tutto. La squadra risente delle forti tensioni fuori dal campo con il solito Aurelio De Laurentiis protagonista e spesso polemico con il tecnico e alcuni calciatori. Stavolta, al termine del match contro la Dea, ADL si scaglia contro la classe arbitrale lanciando accuse pesanti al presidente dell’Aia e al designatore: “Nicchi e Rizzoli pessimi attori di un calcio malato. L’intoccabilità degli arbitri è insopportabile. Come si fa a espellere un signore come Ancelotti?. Il signor Rizzoli e il signor Nicchi, se continuano così, finirà che si troveranno orde di napoletani e tifosi infuriati, stanchi di questa prosopopea. A velocità normale quello è rigore tutta la vita”.

De Laurentiis è un fiume in piena. Il verbo di ADL: “Ma il discorso non è questo: per rispetto verso chi ha dato tutto in campo, per i tifosi, per tutti noi che manteniamo questo carrozzone, è giusto far vedere cosa è successo al Var e cosa si sono detti Giacomelli e gli altri. L’intoccabilità di Rizzoli e degli arbitri è insopportabile. Ma poi come si fa a espellere un signore come Carlo Ancelotti che si trova a che fare con un arbitro che non sa fare il suo mestiere. Io se volesse lasciare l’Italia lo capirei. Era abituato in Inghilterra che è un altro mondo. I soldi li mettiamo noi per questo calcio malato e abbiamo il diritto di sapere come funzionano le cose, senza che calino dall’alto. In sostanza chiedo rispetto e chiarezza, soprattutto a Nicchi e Rizzoli: che ci mettano la faccia. Loro diranno che ce la mettono, ma sono solo dei pessimi attori”. Secondo molti ex arbitri e molti esperti di moviola, il rigore su Llorente non c’è; anche secondo noi non ci’è, quindi riteniamo esagerato lo sfogo del presidente del Napoli. Intanto, l’Atalanta resta terza, mentre i partenopei precipitano al sesto posto, scavalcati dalle due romane. Amaro anche Ancelotti: “Ormai siamo arbitrati dal Var. Il rosso? Giacomelli mi aveva chiesto di aiutarlo, poi mi ha cacciato”.

Roma e Lazio: due poker per la zona Champions. I giallorossi la agguantano scavalcando il Napoli e prendendosi il quarto posto, i biancocelesti sono a un solo punto a quota 18 come gli azzurri e il sorprendente Cagliari. A Udine, la squadra di Fonseca continua a stupire per voglia, grinta e spirito di sacrificio. Il nuovo 4-2-3-1 rimodulato dal tecnico portoghese, con il difensore Mancini adattato a centrocampo per far fronte all’emergenza infortuni, sta dando ottimi frutti. Ma l’allenatore è stato bravo anche nel compattare il gruppo davanti alle tante avversità, tra infortuni e torti arbitrali. A proposito di torti arbitrali, oggi la Roma ne ha subito un altro: inesistente l’espulsione di Fazio al 31′ del primo tempo per presunto fallo da ultimo uomo su Okaka. Arbitro Irrati mediocre come tanti suoi colleghi, quasi tutti. La Var sta facendo più danni della grandine. Nonostante tutto, la compagine romanista già in vantaggio per 1-0 grazie a un altro gol del baby talento Zaniolo, dilaga nella ripresa con la prima rete italiana dell’inglese Smalling, il bel gol del giovane Kluivert e il sigillo di Kolarov su rigore. Dunque, Roma sempre più “stradarola” e “testaccina”. Vince 4-0 anche la Lazio che all’Olimpico asfalta un brutto Torino. Walter Mazzarri si giocherà la panchina sabato nel derby con la Juve. Simone Inzaghi invece si gode una Lazio da Champions e un Ciro Immobile capocannoniere con 12 reti. Oggi ha calato un’altra doppietta. Se i biancocelesti riusciranno a eliminare quei black-out che finora li hanno caratterizzati, possono andare molto lontano; nonostante una rosa corta.

Cagliari continua a sognare l’Europa. Colpo esterno della Viola. Un brodino per la Samp di Ranieri. I sardi alla Sardegna Arena battono 3-2 il Bologna e si portano al 5° posto insieme a Lazio e Napoli. Mattatori della serata: Joao Pedro, autore di una doppietta, e Simeone. A Reggio Emilia, l’interessante 22enne attaccante ivoriano Jeremie Boga lancia il Sassuolo, ma, la Fiorentina ribalta il match con le reti di Gaetano Castrovilli, un altro 22enne che farà strada, e di Milenkovic. Alla Sampdoria non riesce l’operazione aggancio al Brescia al penultimo posto e resta fanalino di coda. Nonostante la cura Ranieri, la Samp è ancora malata e rischia di perdere in casa contro un ottimo Lecce. La sbarazzina squadra di Liverani passa in vantaggio con l’ex Genoa Lapadula, i blucerchiati pareggiano grazie a Ramirez e alla “goal-line technology” che da tempo ha cancellato i famosi “gol fantasma”. L’unico vantaggio della tecnologia nel calcio. Lo spezzatino infrasettimanale verrà completato da Milan-Spal in programma nel giovedi di Halloween: il povero Diavolo rossonero si augura di non vedere le streghe.

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