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Calcio. Spalletti crea il caso a Roma:”Se tornassi indietro non allenerei i giallorossi”.

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Mai come in questo periodo bisogna mantenere alta la concentrazione. C’è la Juve domenica e la Roma deve difendere il secondo posto dal Napoli che continua a vincere e ad essere distante solo un punto. Ma in casa Roma a destabilizzare l’ambiente ci ha pensato chi forse non avrebbe dovuto. Luciano Spalletti infuriato dopo la bella vittoria di San Siro contro il Milan. Il 4 a 1 dei capitolini non ha però soddisfatto tifosi e giornalisti che nel post gara non hanno fatto altro che recriminare al tecnico il mancato ingresso di Francesco Totti.

E mentre il capitano abbandonava in rumoroso silenzio il teatro sul cui palcoscenico non è potuto salire nemmeno per un minuto, malgrado anche la folla milanista lo avesse invocato, la vicenda non si è certo esaurita col felice striscione di saluto esibito dalla curva avversaria, né con gli applausi bipartisan al capitano per definizione. Spalletti non ha spento la scintilla, anzi ha colto l’occasione per dirsi pentito di essere tornato sulla panchina della Roma e si è sfogato contro tutti, dalla stampa ai tifosi, riservando una frecciata velenosissima alla società: “La prima cosa che avevo chiesto, tornando, era che venisse fatta chiarezza con Totti. Mi era stato risposto di sì, invece poi non è mai successo”.

Queste parole esprimono un disagio palpabile, trattenuto a fatica per l’intera stagione. Tutti gli altri rilievi tecnici, anche esageratamente paradossali, sembrano soltanto la spia del malessere. Spalletti pensa realmente che la presenza di Totti dall’inizio abbia determinato la sconfitta in Europa League contro il Villarreal oppure che il suo eventuale ingresso sul 2-0 contro il Milan potesse pregiudicare la vittoria o soprattutto che l’attesa passerella finale, sul 3-1, comportasse critiche preconcette alla panchina e non il meritato tributo a uno tra i campioni più trasversali del calcio italiano? Probabilmente no. E’ più verosimile che si senta sottovalutato e che abbia reagito con rabbia: “In Italia esiste l’equazione che, siccome non hai vinto, io ti posso offendere quanto mi pare, perché tu guadagni soldi. Il Napoli gioca il calcio migliore e invece noi, che abbiamo un punto in più, abbiamo fallito. Qualcosa non torna”.

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