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Calcio, torna la Nazionale. Ventura: “Questa Italia vi stupirà. Juventus-Barcellona? I bianconeri possono farcela”

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La Serie A nel prossimo week osserverà un turno di riposo per gli impegni delle Nazionali: a cominciare da quella azzurra. La nostra Nazionale è attesa da un altro impegno per le qualificazioni ai Mondiali 2018 e da un’amichevole di lusso. Nel giorno del raduno a Coverciano, Gian Piero Ventura invita i suoi a non sottovalutare l’Albania di mister Gianni De Biasi, prossimo avversario dell’Italia. Inoltre, il c.t. azzurro teme di arrivare alla sfida decisiva di settembre con la Spagna senza un’adeguata preparazione fisica. Ricordiamo date e orari dei due impegni azzurri: venerdi 24 marzo alle 20.45 a Palermo contro la Nazionale albanese, martedi 28 marzo alle 20.45 all’Amsterdam Arena contro l’Olanda. 

Ventura in conferenza stampa. Il commissario tecnico ha esordito dicendo: “Ritrovo un gruppo dopo tre mesi. Alcuni sono migliorati, altri hanno avuto difficoltà fisiche. Non ci sono timori, ma il risultato con l’Albania è estremamente importante per poi andare a giocare a settembre in Spagna. Ho parlato con la squadra e ho ritrovato la solita disponibilità. Sono preoccupato solo per la salute: in questo periodo, per tempi diversi, ho perso Florenzi, Bonaventura, Barzagli, Gabbiadini, Chiellini, Marchisio, Verratti in modo alterno. Ora ho parlato sia con Chiellini che con Marchisio e ho concordato con entrambi il fatto di trovare la condizione migliore per poi tornare a essere protagonisti. Comunque abbiamo l’obbligo di prestazioni perché siamo l’Italia”.

Inter più “italiana”. Ventura si è soffermato su un pizzico di italianità dell’Inter, un tempo squadra formata solo da stranieri: “L’Inter ora ha 4 Nazionali. D’Ambrosio sta facendo bene e l’ho chiamato per dimostrare che a chi s’impone in campionato la Nazionale non è preclusa. L’Inter sta diventando italiana, il Milan lo è, l’Atalanta lo è. C’è possibilità ora di avere una scelta e quindi i club potranno dare un contributo determinante per la Nazionale”. Il primo dribbling invece è sul suo possibile futuro ruolo di direttore tecnico: “E’ una domanda da fare a Tavecchio. Non ne abbiamo parlato, anche perché il presidente non è stato bene. Se ci sarà la volontà di parlarne, ne parleremo. La convocazione di Meret però non è una mossa da dt. Ed è un falso problema, anche se la Spal domenica deve giocare. Sono certo che il presidente della Spal (e quello dell’Udinese) siano gli uomini più felici del mondo. Dovrebbe essere analizzato a monte il problema quando si fanno i calendari. Con Perin e Marchetti infortunati, Meret è il portiere dell’Under 21. E’ un segnale di continuità: chi è nell’Under deve ambire alla Nazionale maggiore”.

La sfida con l’Albania. Tornando alla squadra allenata dall’italiano De Biasi c’è il rischio che a Palermo il tifo per gli albanesi sia massiccio e calorosissimo: “Non ho mai inciso sulle scelte dei campi. Alcune posso condividerle, su altre posso avere perplessità. Ero presente a Genova e Marsiglia: tre quarti degli stadi erano albanesi. Ho amici albanesi e mi dicono ‘non ti preoccupare, saremo anche lì’. Sarà la prima partita ufficiale, ma Palermo non ha mai deluso dal punto di vista del pubblico, mi auguro che sia così anche questa volta. Il mio problema è come ci arriviamo, con quale consapevolezza. Difficile pensare già a innesti in vista della Spagna. Difficile dirlo adesso”. La linea verde continua: “Siamo convinti che i giovani saranno il futuro e stiamo dando loro il tempo di crescere; con San Marino ci saranno quelli dello stage. Petagna e Spinazzola, ad esempio, sono passati dallo stage alla Nazionale. Ma non basta essere giovani, occorrono le potenzialità. Otto mesi fa era impensabile pensare e parlare in questi termini, ora invece quasi tutti condividono la strada da percorrere. Certo, alcuni ragazzi hanno confermato le attese, altri frenato, ma il problema primario è la qualificazione, visto che è la prima volta che ne passa una sola e non siamo teste di serie”.

Linea verde ed esperienza. Ventura poi sposta il discorso sui sistemi di gioco: “La Nazionale non può avere solo un modo di stare in campo. Deve avere una identità ma con tematiche diverse, cambiando anche radicalmente. Lavoriamo almeno su due fronti, in base a come si schiera la squadra avversaria decidiamo, perché abbiamo giocatori evoluti che sanno come cambiare a seconda delle situazioni. Uno dei nostri problemi è che, in genere, non sappiamo niente delle altre squadre. Gli altri sanno tutto di noi, noi non sappiamo niente degli altri. Ma sono convinto che, se ci qualifichiamo saremo una delle sorprese dei Mondiali, perché i ragazzi hanno fame di conoscenza e di vittoria. Un passo alla volta, per qualificarci abbiamo bisogno dei giovani e degli esperti. Il mercato degli azzurri? Come allenatore di club mi creava problemi, adesso dal mio punto di vista non esiste. I problemi li lasciamo fuori da Coverciano”.

Il commissario tecnico sul campionato. Ventura sui colleghi nervosi in A: Sarri e Spalletti su tutti. Il c.t. è comprensivo e dice: “Non so perché. Presumo che sia dovuto al fatto che si giocano cose importanti come la Champions. Nel momento clou, se sbagli una partita può inficiare il campionato. Basti pensare alla Roma che, sbagliando due partite è uscita dall’Europa League e rischia in Coppa Italia. Ma questi aspetti ci sono sempre stati, anche quando c’era Mourinho. E’ la normalità”. A proposito di normalità, lo è anche cominciare il campionato a fine agosto: è troppo tardi per preparare bene il match con la Spagna del 2 settembre? Ventura è chiaro: “Ci sono le difficoltà dell’inizio del campionato, è un disagio che si ripercuote sulle squadre che fanno i preliminari in Europa. Negli ultimi anni su 10 casi una sola qualificata, 9 eliminate. Sul calendario una volta ho fatto una battuta e hanno fatto una riunione in Senato per decidere se crocifiggermi…. Ma non lo faccio per me, lo faccio per il bene del calcio. Non verrà richiesto, ma sarà messa a fuoco una situazione. Non dipende da me”. L’impressione è che comunque il campionato comincerà nel fine settimana del 19-20 agosto, come sempre: “Ci sarà da monitorare anche la condizione dei più anziani come Buffon, Barzagli, De Rossi. Per questo intanto Donnarumma dovrà giocare un paio di partite, così come Rugani. Ma con logica, senza andare allo sbaraglio. Così possono entrare in modo indolore in vista della Spagna”.

Verso Juventus-Barcellona. Ventura non fa una piega e si dichiara ottimista per i bianconeri: “E’ fattibile sia che la Juve elimini il Barcellona, sia che l’Italia vinca in Spagna. Difficile, ma fattibile. C’è autostima in entrambe le situazioni. Niente ce lo preclude. Certo, se vai col 60% della condizione è difficile, se sei al 95% invece te la giochi”. Poi a fine conferenza stampa, da Ventura una battuta ai giornalisti presenti: “Vi ringrazio per non avermi chiesto di Balotelli…”.

 

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