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Cambiamenti climatici, Nature: “Il 20% dei rettili rischia l’estinzione”

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Milleottocentoventinove. E’ il numero delle specie di rettili a rischio estinzione. L’iconico cobra reale, i gechi, le lucertole, i serpenti, le tartarughe e i coccodrilli potrebbero scomparire a causa del cambiamento climatico e delle attività umane. Lo ha rivelato la prima analisi globale in materia, pubblicata sulla rivista scientifica Nature.

Ormai da tempo agricoltura, disboscamento, sviluppo urbano e pesca stanno minacciando i loro habitat. A questo si aggiungono l’innalzamento del livello dei mari e delle temperature, provocato dalla crisi climatica. Secondo le stime, le specie a rischio sono 1.829, il 20% del mondo rettile. Quasi il 60% delle varietà di tartarughe e quasi la metà dei coccodrilli rischiano scomparire nei prossimi decenni.

La pandemia poi ha allontanato qualsiasi piccolo progresso fatto nella tutela delle specie terrestri. I rettili non sono esclusi. Con una percentuale del 20% sono risultati – secondo lo studio – più vulnerabili degli uccelli – di cui il 13% è a rischio estinzione – e quasi al livello dei mammiferi – in pericolo per il 25%. Gli anfibi invece mantengono il primato: il 40% delle loro specie è infatti minacciato da malattie e altri fattori di mortalità.

Secondo la ricerca pubblicata su Nature per i rettili, i luoghi con più perdite di habitat sono il sud-est asiatico, l’Africa occidentale, il nord del Madagascar, le Ande settentrionali e i Caraibi. Lì si registrano infatti le maggiori attività di deforestazione tropicale, ma anche di commercio illegale di animali.

I rischi, per almeno il 10% delle specie, sono stati causati dagli effetti del surriscaldamento globale, come siccità o alluvioni. Si tratta di una percentuale minoritaria, ma potrebbe essere sottostimata, dicono gli scienziati. E a lungo termine, la situazione potrebbe peggiorare. Già lo scorso settembre il drago di Komodo, la lucertola più grande del mondo, è stato classificato come animale in estinzione a causa dell’innalzamento delle temperature e del livello del mare. Se tutti i rettili scomparissero, stimano gli esperti, 15,6 miliardi di anni di evoluzione andrebbero perduti insieme a loro. Un collasso che danneggerebbe anche gli esseri umani: degli ecosistemi sani sono fondamentali per la fertilità dei terreni, l’impollinazione delle piante e l’approvvigionamento idrico.

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