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Serie A: Milan e Napoli fanno il vuoto. Solo l’Inter tiene il passo

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A quasi un terzo di campionato, Milan e Napoli fanno il vuoto e vanno in fuga. Delle inseguitrici tiene botta soltanto l’Inter che resta a -7 dalla scatenata coppia di testa. Un ruolino di marcia impressionante quello delle due battistrada: in 11 partite di Serie A, 10 vittorie e un pareggio. Nella domenica calcistica, i partenopei nel tardo pomeriggio si prendono il derby campano in casa della Salernitana per 1-0, i rossoneri rispondono in serata espugnando 2-1 l’Olimpico romanista. Come detto, l’Inter tiene il passo: 2-0 all’Udinese in quel di San Siro.

Il Diavolo nella notte di Halloween fa vedere le streghe alla Roma. La squadra di Stefano Pioli spacca il match nel primo tempo con una botta di Ibrahimovic su calcio di punizione. Nella ripresa i padroni di casa cambiano passo ma in contropiede subiscono troppo e così gli ospiti raddoppiano su calcio di rigore concesso dal mediocre arbitro Maresca per presunto fallo di Ibanez sullo scatenato Ibrahimovic. In realtà Ibanez tocca il pallone, Mazzoleni dal Var invita giustamente Maresca ad andare a rivedere l’episodio al monitor; ma il fischietto napoletano dopo averlo rivisto, clamorosamente, non cambia idea. Dal dischetto, Kessie non sbaglia. Mourinho a fine gara è furioso: “E’ mancato il rispetto per la Roma. Non parlo perchè se parlo mi squalificano”.

Maresca peggiore in campo. L’arbitro si ripete e al 66′ per la non scritta “legge di compensazione” decide di espellere il milanista Theo Hernandez per doppia ammonizione; poi, dopo l’1-2 segnato dall’ex El Shaarawy, torna sui suoi passi sorvolando su un rigore reclamato a gran voce dai giallorossi (col metro di giudizio che viene usato ultimamente, il penalty c’era). Dunque, una serata decisamente no per Maresca e per gli arbitri italiani: l’ennesima. Sul piano del gioco, ottimo il Milan in fase di palleggio e come concretezza; la Roma paga i tanti errori individuali, soprattutto in fase di rifinitura e di cross. Alla compagine di Mourinho manca anche lo stoccatore da fuori: Pellegrini e compagni tirano in porta poco e male.

Napoli, tre punti d’oro in casa della Salernitana perchè conquistati senza Insigne e Osimhen. Alla squadra di Spalletti basta una rete di Zielinski nel secondo tempo. Un espulso per parte: cartellino rosso a Kastanos (69′ con gli ospiti già in vantaggio) e Koulibaly (76′). A volte, vincere partite come questa, le cosiddette vittorie sporche: può essere un altro segnale di un anno magico. Stavolta infatti la grande bellezza della squadra di Spalletti non si è vista. Sta di fatto che gli amaranto escono dal campo fra gli applausi per la bella e sfortunata prestazione.

Stadio Meazza: Udinese non pervenuta e Inter sul velluto. Nonostante l’impalpabilità dei friulani, i nerazzurri sbloccano la sfida soltanto al 60′ con un acuto di Correa. L’argentino raddoppia 8 minuti dopo chiudendo il conto. Seconda vittoria di fila per la compagine di Simone Inzaghi. L’Udinese di Gotti invece deve riflettere visto che non vince da un mese e mezzo. E adesso è tornata nelle sabbie mobili della zona retrocessione.

Le altre partite. Torna in corsa per la zona Champions la Fiorentina che al Franchi supera 3-0 lo Spezia: ex squadra dell’attuale tecnico gigliato, ora terzultima. Tripletta di Vlahovic. A Reggio Emilia, l’Empoli formato trasferta ribalta il Sassuolo: dall’1-0 neroverde al 2-1 toscano maturato all’ultimo respiro. A Marassi, Genoa e Venezia si dividono la posta e muovono la precaria classifica; ma lo 0-0 non serve a nessuna delle due per uscire dal guado. In casa dei grifoni liguri è sempre più in bilico la panchina di Ballardini. Lunedi 1 novembre, completerà il quadro il “Monday Night” Bologna-Cagliari.

 

 

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