Carpaccio: l’autunno magico di un maestro
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Palazzo Sarcinelli è nel cuore di Conegliano e Conegliano è nel cuore di un territorio ricchissimo di arte e di storia. La mostra di Carpaccio può essere l’occasione per scoprirne i tesori nascosti e per apprezzare l’unicità di quello che a ragione è stato definito un grande museo a cielo aperto.
I visitatori sono quindi invitati, a corredo e completamento del percorso dentro la mostra, a intraprendere un breve viaggio affascinante nella cultura artistica al tempo di Carpaccio su una terra che conserva e svela testimonianze ineguagliabili di quell’arte e di quella cultura, crocevia di correnti culturali, letterarie, artistiche; luoghi d’incontro tra pietà popolare e dottrina ‘alta’, di pensiero filosofico e sapienza contadina; di tradizioni e di accoglienza, di curiosità per lo straniero e di ospitalità per il pellegrino. Un itinerario che può essere come un girovagare tra i gioielli di famiglia, un curiosare tra capolavori celeberrimi e i segni sommessi di piccoli maestri.
Da Conegliano, che dispiega le sue eccellenze d’arte nel Duomo, nella Scuola dei Battuti e nelle sue varie chiese, si può passare a Susegana e scegliere la strada per Treviso inseguendo le tracce di Tiziano, Lorenzo Lotto, Pordenone, Savoldo; oppure dirigersi verso Vittorio Veneto (le antiche Ceneda e Serravalle) per ritrovarsi ancora con Tiziano, dopo essere transitati accanto al lago di Revine e all’appartata Cison di Valmarino località tutte che celano maestri del calibro di Cima, di Francesco da Milano, di Andrea Previtali.
Ma non minori sorprese riserverà la strada verso Feltre e Belluno, con l’austerità dei loro meno noti ma non meno interessanti maestri per ritrovarsi a Pieve di Cadore, culla dell’immenso Tiziano.
Venerdì 6 Marzo a Palazzo Sarcinelli a Conegliano alle ore 11.30 conferenza stampa e alle ore 18.00 inaugurazione della mostra.