Case Green, slitta il voto Ue. Foti(Fdi): “la casa è sacra e non si tocca”
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Il voto sulle case green da parte della commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Ue è stato rinviato al 9 febbraio. Lo riferiscono fonti vicine al dossier, precisando che gli eurodeputati avrebbero dovuto esprimersi sulla nuova direttiva Ue per l’efficienza energetica degli edifici il 24 gennaio. L’appuntamento era stato poi posticipato per consentire lo smaltimento degli oltre 1.500 emendamenti presentati alla proposta della Commissione europea.
Ma di cosa si tratta? Gli edifici, nell’Unione europea, sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Per questo entro il 2030, secondo quanto prevede la nuova direttive Ue, gli immobili del Vecchio Continente che sono ancora in classe F o addirittura in classe G dovranno essere obbligatoriamente ristrutturati per portarli almeno in classe E.
La situazione in Italia. Secondo l’Associazione nazionale dei costruttori edili, dei 12,2 milioni di edifici residenziali presenti nel nostro Paese, oltre 9 milioni non rientrano nelle prestazioni energetiche indicate dalla direttiva e soprattutto sarà molto difficile farli rientrare visti i tempi brevi previsti: ristrutturare 9 milioni di edifici in 7 anni si prospetta infatti come uno sforzo smisurato.
La presidenza di turno svedese dell’Unione europea si è impegnata ad approvare la cosiddetta direttiva sulle case green entro sei mesi. Il premier svedese Ulf Kristersson nel corso della conferenza stampa con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha infatti sottolineato:”La nostra priorità è rendere l’Europa più verde. Ci sono diversi dossier legislativi che sono ora in fase di negoziati al trilogo e il nostro obiettivo è arrivare a un accordo durante la presidenza. Tra questi, la direttiva sull’energia rinnovabile e la direttiva sull’efficientamento energetico”.
Fratelli d’Italia: “La casa è sacra e non si tocca”. Il partito della premier Giorgia Meloni mette in guardia dal tentativo dell’Unione europea di rifilare all’Italia, con la direttiva sull’efficientamento energetico, “una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”: così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti annunciando che il gruppo ha “presentato una risoluzione in Parlamento per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l’approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili”.