Caso Eitan, gli zii paterni hanno avuto un contatto telefonico: “andremo in Israele”
2 min readC’è stato un contatto telefonico tra il piccolo Eitan e gli zii paterni Aya Biran e Or Nirko che ha dichiarato: “siamo stati contattati dalla diplomazia dei due Paesi. Mi affido alle autorità israeliane e italiane per risolvere la situazione il prima possibile. Andremo in Israele e speriamo di tornare con Eitan”. Il bimbo, lo ricordiamo, unico superstite della tragedia del Mottarone, è stato portato in Israele dal nonno materno che ora è ai domiciliari. Per il sequestro è indagata anche la nonna.
Or Nirko: “ci sono stati tanti complici”. Lo zio di Eitan ne è convinto. Ci sono state “tante persone che hanno aiutato i nonni materni di Eitan a portare il piccolo in Israele. Il ruolo della nonna sì è importante” ha detto ai giornalisti, ma sicuramente “tanti complici e gli hanno dato una mano. Non potevano farlo da soli”. Anche quando è partito, “nessuno ha controllato i documenti” ha sottolineato l’uomo. “Hanno comprato il silenzio con i soldi, noleggiando un aereo privato e scegliendo un aeroporto poco trafficato”.
La posizione della Farnesina. L’Italia “conta sulla collaborazione di Israele per una soluzione concordata della vicenda, nell’interesse superiore del minore”. E’ quanto scrive il Ministero degli affari esteri, in una nota inviata nei giorni scorsi all’ambasciata israeliana a Roma riguardo al caso di Eitan Biran.
La replica di Israele. “Israele agirà in cooperazione con l’Italia, per il bene del minore. Le autorità israeliane stanno seguendo il caso e gestiranno qualunque richiesta, pervenuta attraverso i canali appropriati, in conformità della legge e dei trattati internazionali pertinenti”.
La dinamica del rapimento. Il nonno è arrivato per la visita concordata con circa mezz’ora di ritardo ed ha promesso al nipote che lo avrebbe portato in un negozio di giocattoli “Eitan era tutto contento – ha dichiarato lo zio. – Hanno preso il girello perché Eitan non sarebbe riuscito a stare in piedi per tutte le ore che doveva stare con il nonno. Alle 18.30 – orario concordato per il rientro – di loro nessuna traccia. Chiamo mia moglie che tenta di mettersi in contatto con i nonni con telefonate e messaggi, ma non rispondono. Alle 19:40 riceviamo un messaggio del nonno in cui dice ‘Eitan è arrivato a casa’, sono uscito fuori ma non c’era nessuno”.