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Catalogna, mezzo milione in piazza a Barcellona. Quasi 90 feriti, 31 arrestati

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Barcellona a ferro e fuoco: sale a 89 feriti e 31 arresti il bilancio della quinta notte di proteste e scontri nella città catalana, dove la polizia ha anche fatto uso per la prima volta di un camion idrante per farsi largo lungo le strade del centro invase di manifestanti e costeggiate di barricate in fiamme. Dopo la mezzanotte, dopo più di sette ore di combattimenti, le violenze sono diminuite di intensità. Mezzo milione di persone sono scese in piazza.

Il ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska, ha parlato dal palazzo della Moncloa per avvertire che il codice penale sarà applicato “con la massima determinazione” contro “l’indipendentismo violento”. Il ministro ha indicato in 400 il numero di persone che si sarebbero rese responsabili degli atti vandalici di questi giorni. Gli scontri di Barcellona si sono replicati anche in altre città, con lanci di pietre, barricate, mobilia gettata in strada, feriti e arresti. A Girona i Mossos, in borghese tra la folla dei manifestanti, hanno arrestato 11 persone.

Anche il “classico” Barcellona-Real Madrid è stato rinviato. La partita non si giocherà il prossimo 26 ottobre. La federcalcio spagnola, dopo la riunione del comitato delle competizioni, ha ufficializzato il rinvio per ragioni di sicurezza alla luce degli scontri di questi giorni nella città catalana. I due club sarebbero orientati a recuperare la partita mercoledì 18 dicembre.

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