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Mafia locale dietro gli scontri ad Hong Kong

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19 arresti e 18 persone ferite: è questo il bilancio della sesta giornata di protesta ad Hong Kong, dove ieri si sono verificati scontri e violenze tra i manifestanti pacifici di Occupy Central e i sostenitori del governo di Pechino.

Una vera e propria protesta contro la protesta, che ha visto gli studenti pro democrazia attaccati da quelli che sembrerebbero essere delinquenti appartenenti ai gruppi mafiosi locali, meglio conosciuti come “triadi“.

Dopo le violenze di ieri, davanti alle quali la polizia, secondo i testimoni, è rimasta a guardare, la Federazione degli studenti di Hong Kong si è vista costretta ad annullare i colloqui previsti con il governo.

Il fondatore del Partito Democratico di Hong Kong, il 76enne Martin Lee, ha definito gli attacchi di ieri “una tattica comunista” che consiste nell’ “usare la gente contro la gente per eliminare coloro che non gli sono graditi”.

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