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Chiuso il G7: unione su lotta al terrorismo e mercati. Sul clima gli Usa si sfilano

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Si è chiuso il G7 a Taormina, il summit dei 7 paesi più potenti al mondo. Nella due giorni svoltisi nella città sicula, i leader dei Grandi si sono trovati d’accordo su temi come il protezionismo e la volontà di attuare misure per sostenere la crescita e il lavoro. Nodo importante è anche la gestione dei flussi migratori dove si richiedono “sforzi a livello nazionale e internazionale” pur riaffermando “i diritti degli Stati a controllare i propri confini”.

Grande accordo anche sul tema della lotta al terrorismo. Non è andata altrettanto bene sul clima: se 6 leader su 7 si sono trovati uniti sulla lotta all’inquinamento, Donald Trump ha preso tempo. “Gli Usa sono nel processo di revisione delle loro politiche sul cambiamento climatico e sull’accordo di Parigi e non sono nelle condizioni di unirsi”. Il presidente statunitense in un tweet pubblicato meno di un’ora prima dell’inizio delle conferenze finali, aveva confermato l’indiscrezione: “Prenderò la mia decisione sull’accordo di Parigi la settimana prossima”.

Le parole di Angela Merkel. La cancelliera tedesca non ha preso bene la divisione sul clima. Ha infatti definito la discussione “difficile, o piuttosto molto insoddisfacente”. Poi afferma che sull’accordo del clima non ci sarà nessun compromesso. Entrambi i leader a fine G7 hanno deciso di disertare le conferenze al termine della seconda giornata di lavori del summit.

A chiusura del G7 la conferenza stampa del premier Gentiloni: sul clima “abbiamo preso atto che mentre sei leader su sette confermano gli impegni sull’accordo di Parigi, gli Stati Uniti sono ancora in fase di revisione della loro politica. Mi auguro che questa fase si concluda presto e bene”, ha affermato il premier.

Gentiloni e il tema dell’Africa. Il primo ministro italiano ha poi parlato del tema del continente africano, “un focus cui l’Italia teneva particolarmente” e “uno dei segni del G7 di Taormina”. Così il presidente del Consiglio aggiungendo: “La sfida dell’Africa, cui abbiamo voluto dedicare grandissimo rilievo, ha trovato interesse da parte di tutti i leader, a partire da Donald Trump”.

I diritti delle donne. A Taormina i sette Grandi hanno “adottato una road map per la parità di genere, che sarà ripresa e rilanciata qui per la prima volta dal G7 per i diritti delle donne”. Queste le parole, ancora, di Gentiloni, spiegando che a raccogliere il testimone sarà poi la prossima presidenza canadese.

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