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Ciao Pibe de oro! Il mondo piange la morte di Diego Armando Maradona

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Il mondo intero piange la scomparsa del più grande calciatore di tutti i tempi: è morto Diego Armando Maradona. Il 30 ottobre scorso aveva compiuto 60 anni. A dare la brutta notizia è stato il giornale argentino il “Clarin” scrivendo: “E’ successo l’inevitabile”. Il quotidiano argentino ha fatto sapere che l’ex “Pibe de oro” è deceduto in seguito a un attacco cardiorespiratorio mentre si trovava nella sua casa nel quartiere San Andres alla periferia di Buenos Aires, dove viveva dopo essere stato dimesso dalla clinica in cui recentemente era stato operato al cervello. Con Dieguito c’era la figlia Giannina.

Inutili i soccorsi immediati e corposi. Un altro giornale argentino, “La Nacion”, quotidiano vicino all’entourage di Maradona, ha riportato la notizia della morte del “calciatore del secolo”, precisando che sul posto, dopo che l’ex fuoriclasse si è sentito male, sono accorse ben nove ambulanze. Mentre, secondo quanto riporta “Tyc Sports”, Maradona è morto alle 13.02 ora di Buenos Aires: le ore 17.02 in Italia.

L’ultima intervista di Diego Armando. Proprio in occasione del suo 60° compleanno, Maradona al “Clarin” aveva dichiarato: “Sono stato e sono molto felice. Il calcio mi ha dato tutto quello che ho, più di quello che avrei immaginato. E se non avessi avuto quella tossicodipendenza avrei potuto giocare molto di più. Ma oggi questo è passato, sto bene e quello che mi dà dolore è non avere i miei vecchi”. Incredibile coincidenza, Maradona è morto il 25 novembre: lo stesso giorno del suo grande amico Fidel Castro e di un altro fuoriclasse “maledetto del calcio” come George Best.

Il recente ricovero. L’11 novembre scorso l’ex “Pibe de oro” aveva lasciato la clinica Olivos di Buenos Aires dove era stato operato alla testa il 4 novembre per un ematoma subdurale. Il dottor Leopoldo Luque aveva diffuso la prima foto dopo l’intervento chirurgico in cui Maradona appariva sorridente, sul letto e con una benda in testa. E il suo avvocato Matias Morla aveva dichiarato: “Diego è incredibile, è vivo per miracolo”. Oggi, però, è arrivata la notizia più brutta.

Omaggi da tutto il mondo per il fuoriclasse argentino. I messaggi di cordoglio sui social si moltiplicano minuto dopo minuto. Un minuto di silenzio prima delle partite di Champions ed Europa League; tutte le squadre con il lutto al braccio. Intanto, il Governo dell’Argentina ha proclamato tre giorni di lutto Nazionale per commemorare Diego Armando Maradona: l’argentino più famoso del mondo. Lacrime e lutto anche a Napoli, la sua seconda patria. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha proclamato il lutto cittadino e poi ha aggiunto: “Intitoliamo lo Stadio San Paolo a Diego Armando Maradona”. Questo maledetto 2020 ci ha tolto anche una leggenda del calcio. Ciao Diego.

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