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Cinema, addio a Peppino Rotunno maestro della fotografia mondiale

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E’ morto Giuseppe Rotunno, detto Peppino, uno dei più importanti e premiati direttori della fotografia del cinema italiano e internazionale. E’ scomparso a 97 anni nella sua casa di Roma. Ha collaborato con grandi registi come Fellini e Visconti. Tanti i premi vinti, tra cui sette Nastri d’argento, due David di Donatello più quello speciale del Cinquantenario.

Con Visconti girò Senso, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, Lo Straniero, gli episodi Il lavoro di Boccaccio ’70 e La strega bruciata viva de Le streghe. Con Fellini l’episodio di Toby Dammit di Tre passi nel delirio, Fellini Satyricon, Roma, Amarcord, Il Casanova di Federico Fellini, Prova d’orchestra, La città delle donne, E la nave va.

Intensa è stata anche la sua attività all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. Nomination all’Oscar per la migliore fotografia nel 1980 per “All that jazz” di Bob Fosse e vinse per quel film il prestigioso premio britannico Bafta. Un’altra Nomination ai Bafta l’aveva ricevuta nel 1976 per “Il Casanova” di Federico Fellini.

A Hollywood ha lavorato con importanti registi del calibro di Stanley Kramer, Martin Ritt, John Huston, Mike Nichols, Monte Hellman, Bob Fosse, Robert Altman, Alan J. Pakula, Fred Zinnemann, Terry Gilliam, Sydney Pollack. È stato nel 1966 il primo direttore della fotografia non americano ad essere ammesso all’ASC (American Society of Cinematographers).

Negli ultimi anni ha diretto il corso di Direzione della Fotografia alla Scuola nazionale di cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia. A partire dal 2009 il Bari International Film Festival assegna un premio intitolato a Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia tra i film del festival.

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