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Coman: «Un’altra operazione? Non l’accetterei. Ancora un infortunio e mi ritiro»

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Kingsley Coman potrebbe addirittura lasciare il calcio nel caso in cui dovesse farsi male nuovamente, come accaduto da Febbraio a questa parte

22 presenze ed un goal con la maglia della Juventus, 97 presenze e 16 reti con quella del Bayern Monaco,  infortunio incluso che nell’ultimo anno, da Febbraio a questa parte, lo ha tagliato fuori dai giochi in maniera quasi irreversibile. Parliamo di Kingsley Coman, ex Juventus ed ora centrocampista del Bayern Monaco, club che lo ha praticamente lanciato nel calcio internazionale dopo qualche presenza in maglia bianconera. Ora, a soli 22 anni, l’esterno francese reduce da un 2018 terribile in cui si è sottoposto a due operazioni al piede per ricostruire i legamenti della caviglia, annuncia che in caso di nuovo infortunio potrebbe addirittura ritirarsi dall’attività agonistica, tanta è la sofferenza provata in questi mesi. Per il giocatore parliamo di un primo terribile infortunio alla caviglia che lo ha costretto a rimanere fuori per la restante parte della stagione, mondiale (vinto dalla sua Francia) compreso. Il 24 agosto un altro terribile stop a causa del duro intervento del difensore dell’Hoffenheim Nico Schulz, che lo ha praticamente messo fuori dai giochi fuori fino ad una decina di giorni fa, quando è tornato in campo nella gara contro il Werder Brema.

Dopo i pochi minuti giocati contro il Norimberga nell’ultimo turno di campionato, Coman ha voluto ripercorrere attraverso i microfoni di Telefoot i duri mesi che lo hanno visto fermo ad attendere di poter giocare nuovamente: «Non accetterei di fare una terza operazione, ne ho abbastanza. Se il mio piede non è fatto per questa vita, vuol dire che ne avrò un’altra, più anonima. È stato un anno molto difficile, quando mi sono fatto male mi è cascato il mondo addosso. Spero di non dover rivivere quei brutti momenti che ho dovuto affrontare. Dovesse ricapitare ancora, vorrà dire che non sono fatto per vivere a questo livello. Ne ho abbastanza, non accetterei una terza operazione».

SUL MONDIALE DI RUSSIA- Ovviamente non poteva mancare il rimpianto per l’occasione mondiale persa proprio in piena convalescenza, mentre i suoi compagni di squadra alzavano al cielo di Russia la coppa del mondo 2018: «Se altre persone hanno avuto la fortuna di vincere delle cose, sono contento per loro. Non esserci stato non mi ha fatto e non mi farà arrabbiare. Ho vissuto la competizione come tifoso e ho pensato che fa parte della vita. Ovviamente spero ancora di avere l’opportunità di giocarne uno, perché è il sogno di ogni calciatore. Sono ancora giovane, mi auguro di giocarne uno o due». 

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