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Confcommercio, turismo italiano in grave crisi a causa della variante Delta

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In Italia il settore turismo fatica a riprenderi a causa della variante Delta del Covid che continua a dilagare. Lo fa sapere l’Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg attraverso un’indagine sulla fiducia dei viaggiatori italiani relativo al mese di luglio. Pesa soprattutto l’assenza di turisti internazionali ed europei. Mentre i nostri connazionali riprogrammano le vacanze al ribasso, posticipano le scelte fatte e tendono a disdire le prenotazioni.

I numeri che emergono dallo studio. In sintesi: se gli italiani pronti a partire sono 17 milioni, il 34% di loro (pari a 5,8 milioni) dice di avere già disdetto almeno una delle prenotazioni fatte in precedenza. Mentre, del restante 66%, quasi un terzo è pronto a disdire qualora gli indici epidemiologici dovessero peggiorare. Praticamente, se già quest’anno mancavano all’appello 8 milioni di vacanzieri estivi rispetto al passato, se ne aggiungono altri 8 milioni in meno.

Un disastro. Dopo il “flop” di giugno, il mese di luglio fa ancora peggio con il 9% degli intervistati che ha scelto questo mese per vacanze di 3-7 giorni e il 13% per vacanze di oltre 1 settimana. In previsione cala anche agosto soprattutto come mese per le ferie di oltre 7 giorni: si passa dal 33% al 28% delle preferenze. Si salva settembre, soprattutto per gite di 1 o 2 notti al massimo.

In sofferenza le mete estere. Tengono: Spagna, Grecia e Francia. Però, nove italiani su dieci optano per vacanze nel Belpaese: il valore più alto mai registrato in 5 anni di rilevazioni. Puglia, Sicilia e Toscana le destinazioni preferite insieme alle classiche Veneto, Emilia Romagna e Liguria. Una vacanza che per il 60% degli italiani è dedicata al mare, variante Delta permettendo.

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