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Conte: a gennaio verifica di governo, ma solo dopo l’approvazione della manovra

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Una verifica di governo a gennaio, dopo l’approvazione della manovra economica e una volta smaltite le festività natalizie. Lo ha ribadito anche oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine di un convegno dell’Eni, precisando che l’obiettivo è indicare “un cronoprogramma fino al 2023”.

A gennaio, “sarò io per primo che inviterò tutte le forze politiche a fare chiarezza sugli obiettivi”, ha proseguito il premier “attenzione, non è solo un problema di cosa fare a febbraio e a marzo, non è solo un problema del 2020. Noi abbiamo preso l’impegno di governare questo paese fino al 2023, alcune urgenze che il Paese ci chiede sono riforme strutturali e non possiamo prendere in giro i cittadini dicendo che le facciamo in due o tre mesi”. Ha poi chiarito che “non è necessario un nuovo contratto di governo, è necessario chiarire il cronoprogramma”.

Tre le direttrici: razionalizzare le risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro delle regole, ridurre gli oneri burocratici”.

“C’è una battaglia che voglio continuare a portare avanti. Che è quella di eliminare la tassazione sulla sugar tax” ha detto invece il ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova. Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha scritto una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati per esprimere “preoccupazione” sui tempi di esame del testo.

Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha scritto una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati per esprimere “preoccupazione” sui tempi di esame del testo. Giovedì 12 dicembre alle 14 si terrà a Montecitorio una nuova riunione della conferenza dei capigruppo per riorganizzare i tempi.

Qualche ora prima, al Rome Investment Forum 2019, Conte si era focalizzato sulla legge finanziaria, invitando a sgomberare il campo da polemiche inutili: “Consentiteci di completare l’ultimo miglio la manovra, una volta che sarà approvata ci dedicheremo a progetto un futuro migliore per il mostre Paese e a progettare le riforme strutturali necessarie, e una magna pars del tavolo sarà dedicata a un programma per realizzare in modo più efficace gli investimenti”.

Un concetto, quest’ultimo, su cui ha insistito anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti che su Facebook ha confermato la necessità di lavorare ad una nuova agenda di governo: “Chiudiamo bene la manovra economica. Poi, con il presidente Conte, lavoriamo a una nuova Agenda 2020 per riaccendere i motori dell’economia”.

Poi il premier è tornato sull’ex Ilva: “Siamo disponibili a fare la nostra parte per rendere questo progetto ancora più efficace e credibile e rendere il piano industriale ancora più sostenibile”. Il governo dunque sembra pronto a tutto per salvare lo stabilimento di Taranto, anche facendo partecipare le aziende pubbliche al piano di salvataggio, dopo la crisi, innescata da ArcelorMittal.

Infine sulle concessioni ad Autostrade Conte ha detto: nelle “mie previsioni”, l’esito del procedimento aperto nei confronti di Autostrade per l’Italia, in merito alle sue concessioni, “si concluderà entro la fine dell’anno”.

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