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Conte: lotta all’evasione e fino a 2mila euro di bonus per pagamenti digitali

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Il premier Giuseppe Conte cerca di rilanciare la maggioranza rimettendo al centro la strada della lotta all’evasione. “Ci frutterà molto – dice ospite a ‘DiMartedì’ – il nostro tesoro, il tesoretto del Paese è di 100 miliardi. Ricaveremo molto da questa lotta. E da questo gruzzolo potremo destinare una parte per tagliare del 20, 30 fino al 50% le tasse. Non so se li recupereremo tutti ma questo è l’obiettivo”.

Poi spiega che l’esecutivo intende “far trovare nei conti correnti fino a 2mila euro come superbonus per i pagamenti digitali. Offriremo un ampio ventaglio di pagamenti digitalizzati” afferma il capo del governo che poi scongiura l’introduzione di “nuove tasse. E chiosa: “Sappiate, io lo dico a tutti, se non piace il piano antievasione cercate di mandarmi a casa. Io lotterò fino all’ultimo giorno”.

Il premier parla anche della crisi della Popolare di Bari: “Il nostro progetto non è nazionalizzare banche, nazionalizzare imprese. Il governo, ‘cum grano salis’, con intelligenza interviene. Ma sulle responsabilità del management saremo inflessibili”.

E quando gli viene chiesto se si senta meglio con la Lega o con il Pd al governo, risponde: “Senza scontentare nessuno, mi sento più confortevole con questo esecutivo. Il mio cuore batte a sinistra? E’ vero, mi sono formato nel cattolicesimo democratico” aggiunge Conte, che sottolinea: “Destra e sinistra sono un po’ superati come schematismo ideologico del Novecento. E’ chiaro che in questo contesto si è creata una polarizzazione tra la proposta delle forze di opposizione e quella delle forze di maggioranza”.

“E’ un linguaggio che non mi appartiene” dice poi il presidente del Consiglio sui toni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Mi batterò per un linguaggio garbato, non possiamo chiedere rispetto a cittadini se non diamo rispetto con le parole”. E “non ho mai insultato Salvini” precisa il premier, aggiungendo che “il suo consenso sta scemando. Da cosa lo vedo? Dai sondaggi”.

E sul fondatore del M5s: “Con Grillo ci ho parlato qualche volta e l’ho visto molto consapevole – e su questo c’è molta sintonia – che questa è un’occasione storica per rendere l’Italia più verde e più digitale, per migliorare questo Paese”.

Poi, interpellato sulla durata del suo governo: “Confido che nessuno voglia interrompere questa opportunità. Prima si parlava di parlamentari che sono passati all’opposizione. A me sembra un assurdo. Se vuoi riformare il tuo Paese…fallo qui, ora, con noi”. “Noi abbiamo una responsabilità nei confronti del Paese – prosegue Conte – lavoriamo intensamente per offrire delle risposte. Abbiamo chiesto la fiducia su 29 punti programmatici ed è chiaro che non possiamo fare tutto insieme, a gennaio ci vedremo”.

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