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Corea del Nord: prove di distensione

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Prove di distensione tra Stati Uniti e Corea del Nord che ha fatto sapere che parlerà con il governo americano, ma solo “sotto le giuste condizioni”. Lo ha affermato il direttore generale dell’Ufficio sui rapporti con gli Usa del ministero degli Esteri di Pyongyang, Choe Son-hui.

La diplomatica ha guidato, riporta l’agenzia Yonhap, la delegazione che ha incontrato di recente a Oslo un gruppo di esperti americani con a capo Suzanne Di Maggio, direttore del think-tank New America. La linea distensiva sembrerebbe quella prediletta anche dal nuovo presidente sudcoreano Moon Jae-in.

Il governo Usa ha detto di non aver dato alcun rilievo e peso particolare agli incontri avvenuti a Oslo, denominati ‘track two’, basati sul modello di confronto tra di delegazioni fatte a vario titolo da indipendenti e funzionari a vario titolo collegati all’amministrazione americana. Secondo gli osservatori, visto anche il delicato momento dopo l’aspro braccio di ferro Pyongyang-Washington su nucleare e missili del Nord, l’appuntamento in Norvegia può aver dato l’occasione di un “contatto esplorativo”.

Intanto però gli Usa hanno lanciato un monito a Pechino proprio per aver invitato la Corea del nord ad un summit cinese sulla nuova via della Seta. Secondo alcuni media Usa, l’ambasciata americana a Pechino ha sottolineato al ministero degli Esteri cinese che invitare Pyongyang è un messaggio sbagliato in un momento in cui la comunità internazionale sta facendo pressing perché la Corea del nord metta fine al suo programma missilistico e nucleare.  

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