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Coronavirus, il bollettino: in lieve calo morti e contagi. La Lombardia resta la più colpita

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Diminuiscono i contagi per Covid in Italia. Sono 29.907 (ieri 31.758), secondo il bollettino del ministero della Salute, ma a fronte di oltre 30mila tamponi in meno (183.457 contro i 215.886 di ieri). L’incremento delle vittime è di 208 in 24 ore, anch’esse in calo, visto che ieri sono state 297.

Le terapie intensive aumentato di 96 unità (in totale sono 1.939) mentre i ricoveri in regime ordinario sono 936 in più (in totale sono 18.902). Il rapporto positivi/tamponi è al 16,3%

La Regione più colpita è la Lombardia con 8.607 nuovi casi e 54 morti. Il numero totale dei deceduti lombardi sale a 17.589. I tamponi effettuati sono stati 39.658 (totale 2.984.274).

In Campania sono invece 3.860 i nuovi positivi nelle ultime 24, su 21.785 tamponi effettuati. Sono i dati resi noti dall’Unità di crisi. Di questi 3.686 sono sintomatici e 174 sintomatici. Il numero di positivi totali, dunque, viene aggiornato a 59.600, su 980.619 tamponi. Le persone decedute tra il 28 e il 31 ottobre, poi, sono 3 (676 in totale). I guariti, invece, sono 409.

Intanto il Covid entra anche a San Patrignano. La comunità di recupero del riminese, era passata indenne alla prima ondata. Una quarantina i casi fra i ragazzi che seguono il percorso di recupero, tutti asintomatici o con pochi sintomi. Per evitare il propagarsi del virus all’interno della comunità, San Patrignano, ha attuato una quarantena volontaria di tutti quei settori di cui i ragazzi fanno parte, isolando loro stessi e i compagni con cui hanno avuto contatti. Ci sono poi altri 37 casi su 50 pazienti nella casa alloggio, struttura sociosanitaria a sé stante per malati terminali di Aids.

Ordini dei Medici: “Servono misure più drastiche”. Sono necessarie “per riuscire a piegare la curva epidemica e per consentire a tutti gli italiani di essere curati”, ha detto all’ANSA il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. Il riferimento non è a un vero proprio lockdown, rileva, in quanto “la chiusura delle attività commerciali crea un profondo disagio economico”, ma secondo Anelli dei provvedimenti drastici sono tuttavia necessari. “Da settimane – ha aggiunto – continuiamo a dire che la curva, per come si è impennata, non ci lascia tranquilli e che, se continua così, ben presto negli ospedali prima non avremo più posti da dedicare ai malati non Covid e poi ai pazienti Covid”.

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