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Coronavirus, il governo ferma lo sport italiano. Probabile deroga per le Coppe europee

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Tutta l’Italia diventa “zona protetta” alla luce dell’emergenza coronavirus e di conseguenza si ferma tutto lo sport italiano. Già nel pomeriggio di un lungo lunedi 9 marzo, il Coni aveva sancito lo stop fino al 3 aprile al termine della riunione fiume tra il presidente Giovanni Malagò e i rappresentanti di tutte le Federazioni sportive. A fine seduta, la dichiarazione del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “Sono felice dell’esito dell’incontro, sono già al lavoro per il provvedimento, il relativo decreto”.

L’ufficialità di Palazzo Chigi. In tarda serata è arrivata la conferma dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale annunciando che da martedi 10 marzo tutta l’Italia sarà “zona protetta”, in tema di sport e campionati italiani ha detto: “Stop a tutte le manifestazioni sportive. Non possiamo neppure consentire che proseguano le gare del campionato di calcio, dispiace dirlo, ma i tifosi devono prenderne atto. Dovranno inoltre rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive”. A questo punto, nel Consiglio Federale di martedi 10 marzo, tutte le componenti del calcio dovranno decidere solo come procedere alla luce di queste misure, come organizzarsi.

A oggi, il nuovo rompicapo del calcio italiano è il seguente: si può fermare il campionato senza fermare le Coppe europee? A breve la decisione visto che le nostre squadre in questa settimana scenderanno in campo per Champions e Europa League. Martedi 10 marzo, Valencia-Atalanta valida per il ritorno degli ottavi di finale di Coppa Campioni, si giocherà a porte chiuse così come Siviglia-Roma e Inter-Getafe, in programma giovedi 12 marzo per l’andata degli ottavi dell’ex Coppa Uefa. Stesso discorso per Juventus-Lione e Barcellona-Napoli. Situazioni che però stridono con quanto deciso dalla Presidenza del Consiglio.

Secondo quanto trapela, nel decreto del governo, dovrebbero rimanere escluse dallo stop le gare internazionali di tutti gli sport, quindi Coppe ok a porte chiuse. Domanda, come si fa a vietare tutto e poi far giocare Inter-Getafe a Milano e Roma-Siviglia giovedi 19 marzo, seppur a porte chiuse? Intanto, per ricomporre il puzzle del calendario di Serie A sono già partite le pressioni dell’Italia sulla Uefa: “E’ necessario rinviare l’Europeo previsto dal prossimo mese di giugno”. Considerazione: se smuovere la Lega di Serie A è molto difficile per i troppi interessi economici, far cambiare idea a un autentico “Moloch” come la Uefa, è praticamente impossibile. Dio denaro docet.

 

 

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