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Coronavirus: in lieve calo i contagi, ma è allarme ‘docenti in fuga’

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Continuano a calare i nuovi contagi da coronavirus in Italia: altri 978 in un giorno, di cui 242 in Lombardia, 125 nel Lazio e 102 in Campania. Otto i decessi. Sono 13 in più invece i ricoverati in terapia intensiva, incremento che porta il totale delle persone presenti nelle rianimazioni a 107. Nell’ultimo bollettino vengono segnalati 291 guariti, che portano il totale a 207.944

E scade oggi per i professori il termine per presentare la domanda per la chiamata veloce, misura che si teme tuttavia possa non risolvere il problema del rischio di mancanza d’organico alla ripresa delle lezioni. Si teme infatti la ‘fuga’ dei docenti a causa dei timori legati al coronavirus.

Intanto si delineano le linee guida per la ripartenza negli istituti scolastici. Il personale scolastico è tenuto ad indossare la mascherina durante la permanenza a scuola. I docenti possono toglierla in classe, se gli studenti si avvicinano o durante l’intervallo devono rimetterla. In seguito alla nuova decisione del Comitato Tecnico Scientifico, invece gli alunni, a patto che si rispetti il metro statico, possono non indossare la mascherina durante la lezione. Le mascherine sono obbligatorie dai sei anni in su per tutti all’arrivo, all’uscita e per gli spostamenti dentro la scuola.

Gli studenti dovranno indossare quelle chirurgiche, certificate come dispositivi medici, e non quelle di stoffa, meno sicure.

Inoltre, il commissario straordinario per l’emergenza ha spiegato che non saranno i genitori a dover comprare i dispositivi di protezione ma ogni giorno verranno inviate agli istituti ben 11 milioni di mascherine. Saranno poi le scuole a dover organizzare la distribuzione in modo tale da non creare assembramenti. Per chi si rifiuta di indossarle sono invece contrastanti i pareri sulle misure da adottare.

Per garantire il distanziamento in classe arriveranno banchi monoposto, utili anche per sostituire i vecchi banchi delle scuole a prescindere dalla pandemia.

Gli studenti e il personale scolastico dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Nel caso in cui questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio. I genitori dovranno anche informare il pediatra o il medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiederà tempestivamente il test diagnostico e lo comunicherà al Dipartimento di prevenzione per l’esecuzione del test. Al momento il Cts non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso delle scuole né per gli alunni, né per il personale, anche se in alcune regioni come la Campania, si stanno organizzando con termoscanner per la misurazione della temperatura.

Da fine agosto è invece partita la campagna di somministrazione volontaria dei test sierologici per il personale scolastico. Insegnanti e personale ATA possono rivolgersi alle Asl o al proprio medico di famiglia per sottoporsi all’esame.

Le lezioni potranno avvalersi anche di moduli da svolgere online. Ecco perché sono state emanate delle linee guida specifiche sulla didattica digitale integrata: il documento in questione contiene indicazioni operative affinché ciascun Istituto scolastico possa dotarsi, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI). In particolare, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”.

 

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