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Coronavirus, l’Ue apre all’idea di Conte sul Mes

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L’inevitabile crisi economica dovuta all’epidemia da coronavirus costringe i governi europei a confrontarsi e cercare soluzioni. Il premier Giuseppe Conte chiede dunque di utilizzare le risorse del Mes, 500 miliardi per sostenere le economie dei paesi membri. “Si può anche pensare di utilizzare le risorse del MES trasformandolo in una sorta di “coronavirus Fund” perché le sue risorse possano essere utilizzate da tutti gli stati europei per fronteggiare gli effetti economici prodotti dalla pandemia. Queste risorse devono pertanto essere concesse a tutti gli Stati, senza alcuna condizionalità presente o futura”. E’ quanto scritto in una nota di Palazzo Chigi. Il capo del governo rilancia anche l’ipotesi dei “coronavirus bond“, di fatto titoli pubblici europei, che potrebbero essere emessi dallo stesso Mes.

Ipotesi che trova l’apertura della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen che in un’intervista alla radio Deutschlandfunk, ha detto: “stiamo guardando a tutti gli strumenti e qualunque aiuto verrà utilizzato” per mitigare le conseguenze economiche dell’epidemia. “Questo vale anche per i Coronabonds, se aiutano e se sono correttamente strutturati, saranno usati”, ha detto. La presidente della Commissione ha accolto così l’appello del premier italiano Conte.

“La logica, la filosofia” di Conte sull’uso del Mes “è assolutamente condivisibile. Le modalità con cui si può fare un’operazione di questo genere sono legate alla discussione su questi eurobond, cioè su strumenti che si costruiscono sul mercato e sono a disposizione per tutti i Paesi”: lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni che ha sottolineato che la crisi “riguarda tutti”, e che visto che abbiamo strumenti coordinati dobbiamo provare ad usarli”.

Contrario all’ipotesi avanzata da Conte è il leader della Lega Mattao Salvini “Leggo in queste ore che il presidente Conte chiede l’intervento del Mes. Assolutamente no, infilerebbe l’Italia nel tunnel di “lacrime e sangue” – scrive su Facebook l’ex ministro – Anche per questo chiediamo la riapertura di Camera e Senato come parlamentari vogliamo e dobbiamo dare il nostro contributo”.

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