Covid, contagi in calo ma serve prudenza. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia passano in zona arancione
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Inizia a scendere la curva dei contagi d Covod 19 in Italia: rispetto ad una settimana fa (lunedì 17 gennaio) c’è stato un calo del 4,3%, ossia 53.571 positivi in meno. Secondo il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge è “plausibile” che con la variante Omicron del coronavirus la Regione si stia avviando verso la fine della pandemia. Ma per molti scienziati è presto per dire che stiamo vicini alla fine: il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, infatti sostiene che possano emergere altre varianti del virus. “Per questo esorto alla prudenza e al rispetto nei comportamenti individuali. C’è una chiara riduzione dei contagi, anche se confrontiamo i numeri di questa domenica rispetto alla precedente, ma – sottolinea Locatelli – io esorterei ad avere ancora un po’ di prudenza per confermare questo dato”. Gli fa eco Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit): “Fare previsioni con un virus così variabile è sempre molto complicato. Credo che quello dell’Oms sia solo un auspicio ma, oggi, non ci sono elementi sufficienti per dire che con Omicron è arrivata la fine della pandemia. Tutta questa sicurezza potremmo averla tra un po’”.
Il governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi della scadenza del Green pass per chi ha fatto il booster. E sul tavolo ci sono anche i nodi della minore durata del certificato rispetto ai 9 mesi di altri Paesi europei e dell’obbligo di tampone per chi arriva in Italia, anche con la terza dose. Dalle Regioni è arrivato un grido d’allarme per le ripercussioni sul turismo. A sbloccare in parte la situazione potrebbe essere una raccomandazione che domani approderà sul tavolo del Consiglio affari regionali dell’Ue.