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Covid e istruzione, l’allarme di Draghi sul futuro dei giovani. Incognita scuola: Miur contro fake news

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Sono i giovani il vero filo conduttore dei vari argomenti toccati da Mario Draghi nel suo discorso al convegno inaugurale del Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini. Proprio quei giovani – sostiene l’ex presidente della Bce – a cui “si deve dare di più”.

“Sono tempi di incertezza, di ansia e di riflessione. Ma non siamo soli e la strada si ritrova certamente” dice Draghi, lanciando messaggi di speranza, nel suo intervento di circa mezz’ora. Giudica poi positivamente le azioni che sono state messe in campo per arginare le conseguenze sociali ed economiche della pandemia e l’uso di un certo pragmatismo che ha consentito di superare regole che già da tempo avrebbero dovuto essere riformate. Ma – sottolinea – “ai giovani bisogna dare di più. I sussidi finiranno e resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e i loro redditi futuri”. E “privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza”. Per questo è “imperativo e urgente un massiccio investimento di intelligenza e di risorse finanziarie nel settore dell’istruzione“. Per un ritorno ad una crescita “che rispetti l’ambiente e che non umili la persona”.

Parole che arrivano proprio nei giorni in cui il governo sprofonda nell’ennesimo caos sulle riaperture delle scuole a settembre. Tra incognite e condizionali, la riapertura degli istituti scolastici prevista per il 14 settembre rimane un tema di discussione acceso. Tanto che, segnala il ministero dell’Istruzione sui social, iniziano a circolare alcune fake news sulle procedure che gli istituti dovranno seguire. “Si arriva a sostenere che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all’autorità sanitaria”, scrive il Miur in un comunicato, smentendo categoricamente questa circostanza. Il Protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile “al ritorno al proprio domicilio” e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti”.

Intanto tornerà a riunirsi domani, 19 agosto, il Comitato tecnico scientifico che sarà chiamato a fare un nuovo punto sulle misure in vista del rientro a scuola. Al centro dell’attenzione in particolare ci saranno due temi: l’uso della mascherina in aula e le indicazioni per la gestione di eventuali casi di Covid a scuola, il cui testo è stato messo a punto dall’Istituto superiore di sanità e che sarebbe quasi pronto.

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